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Pesca: al via progetto ‘Ready Med Fish’, nuova risorsa per Mediterraneo

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Roma, 27 mar. (Labitalia) – Creare nuove opportunità di lavoro e di impresa nel Mediterraneo rivalutando e diversificando l’attività di uno dei settori più antichi e tradizionali: la piccola pesca artigianale. E’ uno dei principali obiettivi del progetto ‘Ready Med Fish, Requalification of Employment And Diversification for Youth in the Mediterranean’, co-finanziato dal programma europeo ‘Enpi Cbc Med – Cross-Border Cooperation in the Mediterranean’, che mira a rafforzare la cooperazione tra l’Unione europea e i le regioni dei Paesi partner lungo le sponde del Mediterraneo, e che si è aperto a Bari.
Ministeri e associazioni di Italia, Egitto, Libano e Tunisia in una partnership guidata da Lega Pesca saranno al lavoro per 24 mesi per implementare un programma di riqualificazione che punta sulla sfida di valorizzare la pesca come risorsa multifunzionale che, attraverso l’avvio di nuove attività (pescaturismo, ittiturismo, prima lavorazione e vendita diretta, ristorazione, servizi ambientali), può dare grande contributo alla crescita delle economie costiere del bacino. In particolare la piccola pesca, che vanta lungo tutto le coste del Mediterraneo una estesissima presenza.
Protagonisti per l’Italia sono Regione Puglia e Lega Pesca, che coordina il progetto. Gli altri partner sono per l’Egitto, l’Autorità generale per lo sviluppo delle risorse ittiche e la National Union Cooperative Fish Resources; per il Libano, il ministero dell’Agricoltura-Department for Fisheries and Wildlife e la Cooperative Association for Fishery in Sahil Khairazane; per la Tunisia, la direzione generale per la pesca e l’acquacoltura e il Fishery Development Group. Infine, lo Iam-B, l’Istituto agronomico mediterraneo di Bari (struttura operativa italiana del Ciheam) a titolo di organizzazione internazionale coinvolta nel progetto.
Nella riunione di apertura, a Bari, sono state definite le modalità operative del progetto, che muovono dalla necessità di strutturare adeguati percorsi di formazione professionale e interventi di armonizzazione legislativa. Oltre agli esperti pubblici e delle associazioni, riceveranno una formazione specifica 80 giovani operatori della pesca (20 in ogni paese partner, Italia, Tunisia, Egitto e Libano) interessati ad avviare nuove attività. Sarà creato un network di info desk e una piattaforma digitale per fornire informazioni e assistenza su tutte le opportunità di avviare nuove forme di impresa.
Venti esperti in collaborazione con le principali organizzazioni regionali della pesca studieranno delle proposte che saranno portate su un tavolo di discussione internazionale: il Gruppo operativo Euromediterraneo. A seguito di questo confronto sarà redatto un ‘Regional Position Paper’, un documento di armonizzazione legislativa del settore in tutto il bacino del Mediterraneo.
Per Lega Pesca, il progetto ‘Ready Med Fish’ è un importante traguardo. E’ il frutto di una consolidata rete di collaborazioni attivata con i diversi Paesi del bacino. Premia la capacità progettuale dell’associazione e delle sue strutture, tra cui spicca l’Ong Halieus, partner nel progetto Enpi ‘WaterDrop – Water Development Resources Opportunity Policies for the water management in semi-arid areas’, coordinato dall’unità tecnica Utagri dell’Enea, con il coinvolgimento di altri nove partner provenienti da Italia, Spagna, Cipro, Libano, Territori Palestinesi, Giordania e tre partner associati, e volto a sviluppare un approccio innovativo per la gestione integrata della risorsa acqua nel bacino del Mediterraneo.