Roma, 14 nov. (AdnKronos) – ”I dati Istat, tanto prevedibili quanto negativi, sono l’ennesima prova di quanto fosse necessario, e di quanto lo sia ancora, dare all’economia italiana una frustata in positivo, una terapia-choc, con un drastico taglio della pressione fiscale, ovviamente accompagnato da corrispondenti tagli di spesa e riforme strutturali”. Lo scrive Raffaele Fitto, eurodeputato di Fi, in una nota. ”Per questo -dice- tanti di noi invocano da mesi il superamento consapevole (e ragionevole) degli attuali vincoli (a partire dal limite del 3%), per realizzare un mega-taglio di tasse, unica condizione per determinare un ritorno sostenuto alla crescita, anche a prezzo di subire qualche rimbrotto europeo”.
”Ma peggio dei rimbrotti europei -sottolinea- c’è solo il mantenimento dello stato recessivo esistente, una crisi drammatica (e che allo stato non appare reversibile) dei consumi e della domanda interna. Ragion per cui, a mio avviso, Renzi (come i governi precedenti, del resto) va criticato non per aver forzato i vincoli europei, ma per non averlo fatto. Per aver criticato l’Ue a parole, ma per averne già accettato le richieste di correzione e “aggiustamento” (complessivamente, già per circa 6 miliardi). E, in ultima analisi, per aver varato una legge di stabilità che prometteva molto e ha mantenuto poco, limitandosi a interventi deludenti e inadeguati”.
”E la battaglia di Forza Italia -assicura- come mostrerà chiaramente il convegno che abbiamo organizzato con autorevolissimi accademici per mercoledì prossimo, deve essere condotta per forzare e superare quei vincoli europei, non certo per consacrarli. E sono lieto di comunicare (me lo ha confermato pochi minuti fa) che vi sarà la partecipazione di Silvio Berlusconi”.