Home Nazionale Più eco all’informazione, nel 91% dei casi passa attraverso le pagine interne dei quotidiani

Più eco all’informazione, nel 91% dei casi passa attraverso le pagine interne dei quotidiani

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Roma, 25 nov. – (AdnKronos) – L’informazione ambientale entra nell’agenda mediale, ma nel 91% dei casi passa attraverso le pagine interne dei quotidiani; fatta eccezione per gli eventi drammatici legati prevalentemente al dissesto idrogeologico del Paese, dove conquista la ‘prima pagina’. E’ quanto emerge dal primo rapporto dell’Osservatorio Eco-Media, nato dalla collaborazione tra Pentapolis Onlus e Lumsa, presentato oggi alla sesta edizione del Sustainability International Forum, dal titolo “Informazione tra ambiente ed economia: un asset per il rilancio del Belpaese”. 
In particolare, dal rapporto emerge che negli ultimi tre mesi sono stati pubblicati complessivamente 626 articoli sulle quattro testate nazionali monitorate: Il Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, La Repubblica e La Stampa. Il principale stakeholder richiamato nelle notizie è rappresentato dalle imprese nel 32% dei casi, a conferma che l’ambiente viene percepito come un importante asset economico sul quale puntare e investire, soprattutto in un contesto segnato dalla crisi. I cittadini costituiscono il secondo portatore di interesse (12%), seguiti da enti locali e società civile (9%).
Nel complesso, si evidenzia una presenza significativa, anche se discontinua, del tema ambiente nei nostri quotidiani più diffusi. Esiste, però, un problema di priorità: la poca pressione da parte del settore sulle questioni ecologiche produce una disattenzione della politica, che tende a concentrarsi sulle sollecitazioni maggiormente avvertite dall’opinione pubblica; rischiando di dimenticare che la sostenibilità, dall’energia alla mobilità, dall’alimentazione ai rifiuti e all’urbanistica, è destinata a condizionare in maniera determinante l’economia del futuro.
“In Italia, come nel resto del mondo, – afferma Massimiliano Pontillo, Presidente di Pentapolis Onlus – si registra un’importante crescita d’interesse verso azioni compatibili con uno sviluppo sostenibile: la responsabilità sociale delle imprese, i comportamenti rispettosi dell’ambiente e l’etica in genere, sono valutati sempre più come vere esigenze, non solo strategiche. L’informazione ambientale è uno dei passaggi fondamentali e può essere un elemento determinante per incidere realmente sulla coscienza collettiva e sui decisori pubblici: ma i media mainstream ancora non brillano per particolare attivismo”.
Nel corso della mattinata è stato assegnato anche il Premio Pentapolis Giornalisti per la Sostenibilità, alla sua prima edizione, un riconoscimento simbolico a quei professionisti che si sono particolarmente distinti per l’impegno in favore della divulgazione, anche scientifica, di tematiche ambientali. Per la carta stampata il premio è stato assegnato ad Antonio Cianciullo (La Repubblica); per la radio Massimo Cirri e Sara Zambotti (Rai Radio2); Luca Mercalli (Rai 3) per la Tv e per il web Simona Falasca (Greenme.it).