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Podere Rota, ribaltamento tir causa sversamento di percolato

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Podere Rota, ribaltamento tir causa sversamento di percolato

«Le reali o potenziali conseguenze ambientali dell’incidente avvenuto stamani non fanno che confermare quanto ormai è sotto gli occhi di tutti: la discarica di Podere Rota va chiusa quanto prima. Cessare il conferimento di rifiuti e iniziare il lungo e complesso percorso di messa in sicurezza dell’area. Questo territorio ha già dato, sin troppo!».

Così il consigliere regionale di Forza Italia Stefano Mugnai commenta la notizia del ribaltamento di un tir avvenuto stamani davanti alla discarica di Podere Rota, a seguito del quale si è verificato uno sversamento di percolato sulla sede stradale e sui campi circostanti. Episodio sul quale Mugnai ha già predisposto un’interrogazione.

«Confidiamo tutti che le conseguenze dell’incidente siano modeste, ma certo la preoccupazione per il danno ambientale e per la salute dei cittadini resta. Così come restano – prosegue il consigliere regionale – i timori legati alla crescita della struttura. Una discarica che avrebbe dovuto chiudere i battenti da tempo è invece cresciuta grazie a successivi ampliamenti, con buona pace di chi abita in questa zona, ma anche di un pezzo importante del Valdarno tutto», prosegue Mugnai.

«Miasmi che rendono irrespirabile l’aria, maleodoranze che giungono sino al centro di San Giovanni e al territorio di Castelfranco, problemi legati al transito diurno e notturno dei tir. Senza contare le incertezze sul rischio ambientale, specie in casi di incidente, come avvenuto stamani. Ecco perché – incalza l’esponente valdagnese di Forza Italia – Podere Rota va chiusa. Ma l’auspicata serrata della discarica è ovviamente malvista dal Comune di Terranuova Bracciolini, i cui bilanci da anni si reggono anche sui proventi legati al conferimento dei rifiuti. Così come è malvista dalla Regione, che non può permettersi di chiudere una struttura che ad oggi riceve rifiuti provenienti da una parte considerevole della Toscana, Firenze compresa.», conclude Mugnai.