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Polemica rifiuti: confesercenti coinvolge le ‘consorelle’ Siena e Grosseto

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polemica rifiuti: confesercenti coinvolge le “consorelle” siena e grosseto
Checcaglini: “Intendiamo unire le forze per evitare aumenti in bolletta”
Caro rifiuti, Mario Checcaglini allarga il cerchio dei dissensi. Confesercenti Arezzo ha affrontato la questione abbracciando il territorio di Siena e Grosseto. Trasferta per il direttore di Confesercenti che si è confrontato con i direttori delle “consorelle”.
“Il problema dei rifiuti legato all’Ato ha sottolineato Mario Checcaglini – necessita di un confronto che va oltre il territorio provinciale. Le scelte dell’Ato Sud Toscana ricadranno sulle province di Arezzo, Siena e Grosseto. Come associazione di categoria abbiamo quindi pensato di unire le forze dei territori manifestando il dissenso per le migliaia di piccole medie imprese che si troveranno di fronte ad aumenti in bolletta inaccettabili”.
Inaccettabili per Checcaglini quanto per il direttore di Grosseto Gloria Faragli e per quello di Siena Valter Fucecchi che, si sono incontrati per affinare le strategie da mettere in atto per sensibilizzare non solo i titolari di impresa ma anche i cittadini intorno ad una problematica che rischia di pesare enormemente nelle tasche di tutti gli utenti.
“Utenti – dicono i direttori di Confesercenti – che tra l’altro non riceveranno in cambio nessun beneficio in termini di migliori servizi”. Il processo pensato come razionalizzazione è infatti diventato un vero boomerang per i cittadini. “La razionalizzazione – dicono Checcaglini, Faragli e Ficecchi – non porterà a ridurre i costi in bolletta. Al contrario è già chiaro che ci saranno aumenti. Come associazione di categoria chiediamo a tutti i sindaci delle province coinvolte nel fantomatico processo di razionalizzazione di alzare la voce per dire no a tale processo”.
“Confesercenti – concludono i direttori di Arezzo, Grosseto e Siena – crede che alla razionalizzazione debba corrispondere una significativa riduzione dei costi. Incomprensibili quindi gli aumenti per evitare i quali c’è bisogno di una stretta collaborazione delle associazioni impegnate a vigilare su un processo che oggi riguarda i rifiuti, ma che in seguito potrebbe abbracciare anche altri servizi”.