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Un ponte fra Arezzo e il mondo: si confrontano le best practice per i servizi ai migranti

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Un ponte fra Arezzo e il mondo: si confrontano le best practice per i servizi ai migranti

Giovedì 19 e venerdì 20 giugno, alla Prefettura di Arezzo e alla Casa delle Culture di piazza Amintore Fanfani, si terrà il convegno internazionale “Ricongiungimento familiare: percorsi ed esperienze da Arezzo all’Europa”. In occasione del convegno, partono inoltre in città le “Passeggiate migranti”.

Stefania Magi, assessore all’integrazione del Comune di Arezzo: “siamo contenti della conferma che il nostro territorio ha grandi risorse sia sull’integrazione che sui ricongiungimenti. I punti di forza sono il terzo settore dalla forte capacità progettuale e innovativa e i rapporti tra questo terzo settore e le istituzioni deputate. Una volta che il soggetto è ricongiunto, comunica un percorso di normalizzazione che ha l’obiettivo del suo inserimento nella vita sociale. Dobbiamo pensare che i ricongiungimenti dei minori coinvolgono ragazzi che hanno bisogno di un passaggio dolce, che mitighi lo sforzo del distacco e faciliti questo delicato passaggio materiale ed esistenziale”.

Alessandro Bechini, direttore di Oxfam Italia Intercultura: “Arezzo è un territorio dalla forte presenza migratoria, la terza provincia in Toscana dopo Firenze e Prato, il valore dunque di questo progetto sta nell’essere riusciti a confrontarsi con le buone pratiche a livello europeo. Il Portogallo, ad esempio, è un caso molto interessante. Questo è solo il pezzetto di un percorso che vogliamo portare avanti negli anni”.

Il vice prefetto Antonio Falso: “non dimentichiamo che per i ricongiungimenti, la legge prevede requisiti precisi al centesimo. Il ricongiungimento non riguarda solo la famiglia ma il territorio dove esso avviene. La nostra esperienza e i nostri numeri ci dicono che l”80% dei ricongiunti deve compiere 17 anni, è bene che si metta in atto ogni forma di collaborazione tra Prefettura, scuola, Asl, Comune, soggetti del territorio pronto ad accogliere”.

L’appuntamento è promosso da Oxfam Italia, Prefettura, Comune di Arezzo e finanziato dal Ministero dell’Interno (attraverso i fondi FEI) in collaborazione con vari partner internazionali. Sarà l’occasione per analizzare il tema dei ricongiungimenti familiari dei migranti, per confrontare le buone pratiche adottate e i servizi messi in campo sul tema a livello europeo.

Il convegno arriva ad Arezzo con momento conclusivo del progetto europeo FARE (“Family reunification in an European perspective”), un’iniziativa che mira a favorire il processo di integrazione dei minori e dei coniugi ricongiunti, armonizzando le forme e i sistemi di accoglienza e accompagnamento dei migranti adottati in vari contesti nazionali: la normativa europea in materia ha infatti riconosciuto l’importanza dei ricongiungimenti familiari nella creazione di un contesto socio-culturale in grado di facilitare l’integrazione dei migranti nella nostra società. Diversi i soggetti coinvolti nel progetto che interverranno nella due giorni del convegno, tra amministrazioni pubbliche, centri di ricerca e associazioni no-profit attive nel settore a livello europeo, tra questi: ACIDI (Portogallo), CARDET (Cipro), MKC – Multicultural Center Prague (Repubblica Ceca), VM – Verein Multikulturell (Austria) e CoordEurop (Belgio).

Resta forte ad Arezzo il fenomeno dei ricongiungimenti familiari dei migranti che si riuniscono al proprio coniuge o ai genitori che già vivono e lavorano sul nostro territorio. Secondo gli ultimi dati forniti dalla Prefettura ed elaborati dall’Osservatorio delle politiche sociali in collaborazione con Oxfam Italia Intercultura, nel 2013 sono state presentate 428 domande per un totale di 596 migranti coinvolti, mentre dal 2008 al 2013 le domande di ricongiungimento familiare sono state 2.532, di cui circa l’80% concluse con l’arrivo di uno o più familiari in città.

Guardando poi ai paesi di origine dei migranti che fanno richiesta, crescono le domande che coinvolgono nuclei familiari dalla Cina, dal Bangladesh e dall’India, mentre calano le richieste che coinvolgono paesi che storicamente hanno maggiormente inciso sul fenomeno migratorio verso l’Italia, come l’Albania o il Marocco. È inoltre interessante rilevare che sempre dal 2008 al 2013 la maggioranza delle richieste arrivate hanno riguardato donne, mogli o madri ricongiuntesi ai propri cari, il 64% del totale, così come la maggior parte dei ricongiungimenti il 44% ha riguardato moglie e marito, mentre il 38% sono stati i figli che si sono riuniti ai propri genitori. Un fenomeno quello del ricongiungimento dei minori che ha visto nei cinque anni presi in esame l’arrivo di ben 875 ragazzi, per l’80% in un età compresa tra i 6 e i 17 anni.

Ma le sorprese non finiscono qui perché, proprio in occasione della prima giornata del convegno internazionale partiranno anche ad Arezzo le “Passeggiate migranti”, già realizzate da Oxfam Italia con grande successo di partecipazione in altre città italiane: da Firenze a Roma. Un viaggio alla scoperta del cuore multietnico di Arezzo. Un’occasione unica per osservare la nostra città con occhi diversi e scoprire, grazie agli accompagnatori interculturali appositamente formati per il progetto, i lati più nascosti e dimenticati di una Arezzo sempre più multietnica e accogliente. Un viaggio attraverso la storia dei luoghi dell’incontro interculturale della nostra città assieme a dei ciceroni d’eccezione che, per l’occasione, avranno modo di raccontare le loro storie e di mostrare tutte le piccole difficoltà dell’incontro con una società e una cultura diversa. Un primo assaggio dell’iniziativa verrà riservato ai partner europei del progetto FARE giovedì 19 giugno alle 17,30 al termine della prima giornata di convegno. Partenza dall’inizio della vecchia via Sacra, all’incrocio tra via Garibaldi e via Madonna del Prato, poi via Petrarca fino a Campo di Marte e all’area archeologica del Pionta, passando per via Guido Monaco, i Portici e molti altri scorci suggestivi dell’Arezzo Migranda. La passeggiata si concluderà intorno alle 19,30 con un piccolo aperitivo al ristorante Indiano Namastey.

IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO

Giovedì 19 giugno – Prefettura di Arezzo

 

9:30 – Accoglienza istituzionale

– Saverio Ordine, Prefetto di Arezzo

– Stefania Saccardi, vice Presidente della Regione Toscana

– Stefania Magi, assessore all’integrazione del Comune di Arezzo

10:15 – Risultati del progetto e “Best Practice” a livello europeo

– Antonio Falso, vice Prefetto di Arezzo “L’esperienza innovativa sul ricongiungimento familiare in territorio aretino

– Giovanna Tizzi, Oxfam Italia “I risultati del progetto e le prospettive

– Catarina de Oliveira, ACIDI (Portogallo) “L’esperienza dei CNAI, una best practice a livello Europeo

11:30 – Esperienze e raccomandazioni a servizio dei percorsi di ricongiungimento familiare. Partecipanti: Ministero dell’Interno, Regione Toscana, Comune di Arezzo, ANCI Nazionale, Associazioni Migranti, Tavolo Territoriale sull’Immigrazione. Moderatore Lorenzo Luatti di Oxfam Italia

15:30 – Il Futuro del Network FARE: come sviluppare il progetto?

Partecipanti: partner del progetto

17:30 – Arezzo con gli occhi dei Migranti. Un inusuale giro della città

Partecipanti: partner del progetto e partecipanti all’evento

Venerdì 20 giugno – Casa delle Culture

9:30 – I servizi territoriali sul ricongiungimento familiare

Incontro con la Prefettura e la Casa delle Culture di Arezzo

Partecipanti: partner del progetto

11:30 – Incontro conclusivo

Partecipanti: partner del progetto