Hong Kong, 1 dic. (Adnkronos/Dpa) – E’ di almeno 40 feriti il bilancio degli ultimi scontri tra dimostranti e polizia avvenuti a Hong Kong, dove è tornata ad intensificarsi la protesta dei manifestanti filo-democrazia. Tra i feriti figurano diversi agenti. La polizia ha affrontato i manifestanti che cercavano di circondare gli edifici del governo nel distretto di Admiralty.
I manifestanti sono in piazza da settimane per rivendicare il diritto di scegliere autonomamente i propri governanti in sede di elezioni nel 2017 senza che vi siano interferenze da parte di Pechino. Le autorità cinesi hanno garantito lo svolgimento del voto a suffragio universale, ma hanno annunciato che intendono presentare una lista di candidati da sottoporre agli elettori. La settimana scorsa la polizia era intervenuta a sgombrare uno dei più grandi accampamenti di protesta nel distretto commerciale di Mong Kok.
I disordini sono ripresi nella tarda serata di ieri dopo che i leader della protesta hanno chiesto ai loro sostenitori di convergere verso gli uffici del capo del governo CY Leung. I dimostranti – molti dei quali portavano gli ombrelli simbolo della loro protesta – si sono riunti nella zona, dove successivamente sono iniziati gli scontri con gli agenti.
La polizia ha ordinato ai manifestanti di ritirarsi, poi di fronte al loro rifiuto, ha caricato la folla. Gli uffici del governo sono rimasti chiusi nella prima parte della giornata e al personale è stato chiesto di restare a casa. Il responsabile della sicurezza del governo di Hong Kong, Lai Tung-kwow, ha accusato gli studenti per l’escalation delle violenze ed ha giustificato il ricorso alla forza da parte della polizia: “Le forze di sicurezza devono adottare azioni decise, non hanno altra scelta, è loro dovere ripristinare l’ordine”, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa in cui ha accusato i dimostranti di aver attaccato gli agenti con idranti, bottiglie, caschi.