Roma, 29 nov. (AdnKronos) – Prima l’elezione del presidente della Repubblica, poi le riforme. Ma la situazione italiana richiede una figura condivisa al Quirinale. Lo dice, in un colloquio con il Corriere della Sera, Silvio Berlusconi, secondo il quale una personalità come quella di Giuliano Amato “rientra in quel profilo” per il dopo-Napolitano.
Al Colle, Berlusconi vorrebbe “una persona che non sia di parte, che non venga da una parte sola”, che non provenga, insomma, da un partito. Una sottolineatura che esclude dalla rosa di nomi di Berlusconi personalità come Walter Veltroni e Piero Fassino. Così come, il leader di Fi esclude di poter dare il suo voto a Romano Prodi nel caso in cui l’ex premier dovesse rientrare tra i candidati.
“Sarà indispensabile trovare un candidato al Quirinale che per storia, prestigio, personalità ed equilibrio, attiri il voto convinto dei grandi elettori. Serve un presidente della Repubblica che rappresenti il popolo italiano. Serve un presidente della Repubblica di tutti gli italiani”, insiste Berlusconi. Tra i candidati ‘forti’ potrebbe esserci Mario Draghi. “Mi risulta che il presidente della Bce abbia fatto sapere di non essere disponibile”, risponde Berlusconi. Anche Napolitano, disse di non voler fare il bis, prima che il Palazzo lo richiamasse a gran voce: “al momento per Draghi la situazione è questa”, ribadisce il leader di Fi.