Home Nazionale Rai: Scavone (Gal), da Gubitosi nessuna risposta su criticità piano industriale

Rai: Scavone (Gal), da Gubitosi nessuna risposta su criticità piano industriale

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Roma, 24 set. (Adnkronos) – “Ieri sera, il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi ha esposto in Commissione di Vigilanza il nuovo piano industriale per il servizio pubblico radiotelevisivo senza rispondere però alle criticità evidenziate. Come già denunciato, infatti, con il nuovo piano ci saranno esuberi di giornalisti con conseguenti cause di lavoro e si rischierà di avere un’azienda sempre più polarizzata e schiacciata sugli interessi della maggioranza e dell’opposizione”. Così il senatore Antonio Scavone, vicepresidente vicario del gruppo Grandi Autonomie e Libertà e componente della Commissione di Vigilanza Rai, commenta l’audizione del dg Rai ieri sera a Palazzo San Macuto.
“Gubitosi – spiega Scavone – ha parlato di risparmi per 100 milioni di euro, il 20% del costo complessivo dell’informazione della Rai (501 milioni nel 2013), ma non ha spiegato in che modo verranno realizzati. A fronte della creazione di due newsroom giornalistiche (da una parte Tg1, Tg2 e Rai Parlamento, dall’altra Tg3, TgR, RaiNews, CCiss, meteo e web) ci chiediamo cosa voglia dire denunciare che in Rai ‘molti fanno le stesse cose moltiplicando i costi’. Vuol dire che ci saranno tagli di personale? Se sì, quanti? La riforma, come abbiamo detto tante volte, produrrà un eccesso di dipendenti nelle testate esistenti, soprattutto di giornalisti graduati, ma anche di tecnici. Che ne farà la Rai visto che i giornalisti non possono essere retrocessi a redattori semplici ? Che succederà agli attuali direttori di testata e gerarchie sottoposte? Sono d’accordo con questo piano? A giudicare dalle lettere di Tg1 e Tg3 sembrerebbe di no. Verranno tutti declassati? Quante cause di lavoro è pronta a gestire la Rai?”
“Domande -sottolinea Scavone- che abbiamo posto al direttore generale senza ottenere risposte. Per non parlare del futuro organizzativo del piano stesso. Gubitosi sa se i sindacati lo appoggiano? Cosa accadrà se il prossimo CdA non sarà d’accordo con tutto questo? Continuo a pensare che sarebbe meglio lasciare il progetto di riforma al prossimo direttore generale riflettendo sulle modalità di risparmio che possono essere messe in campo. L’unico aspetto consolante è che Gubitosi intende aprire un tavolo di consultazione. Magari da questo tavolo usciranno le risposte di cui, durante l’audizione in Commissione di Vigilanza, non c’è stata traccia”.