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“La relazione creativa” per aiutare ragazzi e adulti ad affrontare più consapevolmente la vita

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“La relazione creativa” per aiutare ragazzi e adulti ad affrontare più consapevolmente la vita
Studenti a scuola

Venerdì all’Istituto Comprensivo Piero della Francesca la presentazione del lavoro svolto che ha coinvolto 324 studenti, genitori e insegnanti

AREZZO – La scuola ha un ruolo fondamentale nella crescita dei ragazzi e nella formazione della loro identità e personalità. Oltre al classico ruolo dell’insegnamento delle materie oggetto dei programmi formativi, la scuola ha il compito di accompagnare intere generazioni alla scoperta  dei valori della vita, superando gli immancabili momenti di difficoltà dell’età adolescenziale, assieme alle famiglie e ai contesti sociali frequentati dai ragazzi stessi.

Venerdì prossimo (23 maggio) alle 17,00 nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo “Piero della Francesca” in via   Malpigli ad Arezzo avrà luogo la presentazione della mostra finale di elaborati realizzati nell’ambito del progetto “La relazione creativa”, che all’interno del percorso di Educazione e Promozione alla Salute ha  visto impegnati fianco a fianco il Consultorio Familiare della zona di Arezzo Ausl8 e l’Istituto Comprensivo “Piero della Francesca”. Sarà la psicologa  Tonina Michela Tanda del Consultorio a presentare il progetto e ad illustrare il percorso seguito in questi sette mesi. Poi si procederà alla presentazione degli elaboratori realizzati, alla proiezione di documentazione fotografica per chiudere infine con un sipario musicale del gruppo musicale “Le chitarre di CesAre”.

L’esperienza ha coinvolto 324 alunni con l’obiettivo di promuovere l’attenzione attorno ai principali cambiamenti che l’età adolescenziale porta con sè in alunni, famiglie, operatori sanitari ed insegnanti. Questo allo scopo di assumere comportamenti e stili di vita adeguati in ambito sessuale e affettivo.

“La relazione creativa” – spiega la psicologa – consente di adattare ai contenuti validati nel mondo della prevenzione e del contenimento del disagio giovanile, linguaggi espressivi, corporei, grafico-pittorici innovativi e permette di sensibilizzare su, il corpo che cambia/disconoscimento-riconoscimento/emotività /identità, la relazione genitori-figli e l’Identità di Genere. In questa esperienza – prosegue la Dr.ssa Tanda  – i principali protagonisti sono stati le ragazze e i ragazzi, che hanno saputo partecipare, credere nel progetto e nel contempo costruire un breve attimo della loro vita “seriamente giocando” .

“Con questo progetto – dichiara Egidio Tersillo, Dirigente Scolastico dell’Istituto –  è stato possibile integrare le attività performative all’interno dell’orario didattico, favorendo la creazione di uno spirito di collaborazione e la partecipazione di tutte le componenti scolastiche e familiari. La documentazione fotografica che sarà presentata venerdì pomeriggio rende visibili le attività svolte e garantisce la trasferibilità del progetto.  Fondamentale è risultata la  partecipazione attiva delle famiglie, già sensibilizzate in passato su alcune tra le principali tematiche tipiche della fascia adolescenziale, che hanno sperimentato anche alcuni strumenti quali lo sportello di ascolto per genitori, esperienze teatrali per il disagio, laboratori performanti.

Sette mesi di lavoro con un preciso crono-programma concordato con la scuola, senza intralciare il normale corso di studi. Tutto questo a dimostrazione  che è possibile promuovere forme nuove di collaborazione con linguaggi appropriati alle esigenze dei ragazzi, all’insegna di effettiva e fattiva partecipazione di tutte le componenti in gioco nella Promozione ed Educazioni alla Salute.