Roma, 8 gen. (Adnkronos Salute) – L'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) denuncia di "non essere mai stata audita e di non aver mai dato il via libera allo slittamento della direttiva n.63 dell'Ue sulla protezione degli animali a fini scientifici" come invece viene riportato dalla relazione d'accompagnamento allo schema di decreto legislativo per il recepimento della direttiva che il Governo sta ancora valutando. E chiede di sapere "chi è stato ascoltato al nostro posto, causando un danno all'Aidaa e ai suoi soci", rilancia all'Adnkronos Salute Lorenzo Croce, presidente dell'associazione."Nella relazione di accompagnamento allo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 63 dell'Ue sulla protezione degli animali a fini scientifici – spiega Croce – a pagina 20 è scritto che sono state audite alcune associazioni e istituti, tra cui compare l'Aidaa, che avrebbero dato parere favorevole allo slittamento al 2017 per il recepimento della direttiva. Ma noi non siamo mai stati ascoltati e non siamo assolutamente favorevoli a questa scelta. Abbiamo chiesto spiegazioni – precisa il presidente Aidaa – al ministero della Salute, ci ha risposto Gaetana Ferri della direzione generale per la sanità animale affermando che c'è stato 'un refuso e che si provvederà a rettificare in prossimità della definitiva approvazione del provvedimento'. Ma a questo punto vogliamo sapere perché è accaduto e chi hanno ascoltato al nostro posto".