(AdnKronos) – Il settore automobilistico, nel quale gli investimenti hanno continuato ad aumentare del 6,2%, rappresenta un quarto del totale degli investimenti in R&S delle imprese considerate dalla ricerca. D’altro lato, secondo la ricerca pubblicata dall’esecutivo di Bruxelles, i settori ad alta tecnologia come l’industria farmaceutica o quella dell’hardware e delle attrezzature tecnologiche hanno registrato una crescita più contenuta.
Il 97% degli investimenti totali in R&S delle imprese Ue riguarda imprese situate in 10 Paesi. Il risultato è riconducibile principalmente a imprese con sede in tre Stati: Germania, Francia e Regno Unito, che rappresentano oltre due terzi del totale degli investimenti. In Germania e nel Regno Unito, gli investimenti delle imprese hanno continuato ad aumentare a un livello superiore alla media (rispettivamente 5,9% e 5,2%), mentre le imprese francesi hanno registrato una diminuzione degli investimenti (- 3,4%).
Per Carlos Moedas, commissario Ue per la Ricerca, “nonostante il contesto economico difficile, le imprese europee continuano a investire in R&S. È un dato positivo, ma occorre fare di più per stare al passo con la concorrenza. In un periodo in cui le risorse pubbliche sono limitate, è ancora più importante attrarre gli investimenti privati in R&S”. In questo senso “il piano di investimenti da 315 miliardi di euro presentato dalla Commissione e dalla Bei contribuirà a fare aumentare gli investimenti privati per i progetti più rischiosi, a beneficio della ricerca e sviluppo in tutta Europa”.