Home Nazionale Riciclaggio: Mef, rischio alto ma adeguato sistema contrasto

Riciclaggio: Mef, rischio alto ma adeguato sistema contrasto

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Roma, 4 dic. (AdnKronos) – “Il rischio che attività illecite e riciclaggio di denaro interessino l’economia italiana è considerato significativo ma, allo stesso tempo, il sistema di prevenzione e contrasto italiano appare nel suo complesso adeguato”. E’ quanto emerge dalla prima analisi nazionale dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo condotto dal Comitato di sicurezza finanziaria (Csf), presieduto dal direttore generale del Tesoro, Vincenzo La Via, e reso noto oggi dal ministero dell’Economia.
Il confronto con altre economie avanzate, si sottolinea, mostra che l’uso del contante (che è considerato il mezzo di pagamento preferito per le transazioni riferite all’economia informale e illegale) in Italia è particolarmente elevato: secondo uno studio della Bce del 2012, nel nostro paese il volume delle transazioni regolate in contante è pari all’85% del totale, contro una media dell’Ue del 60%. Oltre a risentire dei diversi gradi di sviluppo del sistema finanziario e di diffusione sul territorio nazionale di strumenti di pagamento alternativi, in particolare quelli elettronici, tale dato, si sottolinea nell’analisi, “potrebbe riflettere l’eterogeneità tra i paesi dell’Ue nelle dimensioni dell’economia sommersa che, secondo alcune stime nel 2012 ha raggiunto in Italia, una quota del 22% del pil, contro il 19% della media europea”.
In Italia l’uso del contante “non è uniforme” e dall’analisi emerge che le province a “rischio alto” sono Benevento, Biella, Caserta, Catania, Catanzaro, Cosenza, Foggia, Isernia, Macerata, Messina, Napoli, Reggio Calabria, Vibo Valentia. Le province a “rischio medio-alto” sono invece Agrigento, Alessandria, Avellino, Bari, Bologna, Imperia, La Spezia, L’Aquila, Latina , Lecce, Livorno, Matera, Novara, Pavia, Pescara, Pistoia, Potenza, Rieti, Rimini, Savona, Siena, Siracusa, Teramo, Terni, Varese, Verbano – Cusio – Ossola.