Domenica 6 aprile, gli anziani della RSA Pionta e i loro familiari parteciperanno alla Festa di Primavera di Tregozzano, organizzata dal locale Centro di Aggregazione Sociale “I birbi verdi”.
«Grazie alla nostra fisioterapista Manola – afferma Gabriella Terziani, coordinatrice Koiné della RSA Pionta –, che abita da quelle parti, abbiamo voluto creare un legame con questa comunità, proponendo due progetti intergenerazionali. Progetti che ci permetteranno di mettere in rete tra loro, famiglie, esperienze, territorio e aprire così la nostra struttura al mondo, perché i nostri anziani possano continuare a sognare la loro vita a colori».
Il primo progetto (“Ricordi per gioco”) servirà per preparare al meglio la Festa di Primavera: agli anziani è stato chiesto quali erano i loro giochi, sicuramente coinvolgenti, forse più pericolosi ma sempre interessanti, nei quali prevalevano la fantasia, l’intelligenza, la tattica, l’abilità, la resistenza e persino la creatività. Questi, domenica 6 aprile, saranno riproposti ai bambini per trascorrere una giornata all’insegna del divertimento e per sottolineare la ricchezza delle esperienze del passato, troppo in fretta accantonate e troppo spesso sottovalutate.
Il secondo (“L’orto dei nonni”), sempre in collaborazione con il Centro di Aggregazione Sociale “I birbi verdi” di Tregozzano, coinvolge operatori, parenti, volontari e anziani in un lavoro di gruppo per creare presso la RSA Pionta un vero e proprio orto e per riportare alla luce tutte quelle competenze e quei saperi che l’età sembra aver sopito, ma che sono preziosissime e che saranno utilissimi nel lavoro manuale e concettuale: mercoledì 9 aprile, dopo aver zappato il terreno, saranno piantati pomodori, cipolle, rucola, peperoncini, basilico, ecc. e domenica 13 sarà festeggiato, tutti insieme, con una merenda.
Per la Festa di Primavera di domenica 6 è possibile prenotarsi scrivendo a circolotregozzano@gmail.com: il giro del mondo in ottanta giochi dentro un uliveto, una mongolfiera, una prepotente regina di cuori e la sfida di quattro “birbi verdi” che dovranno salvare la testa. Perché la gioia di vivere non ha età.