Roma, 15 ott. – (Adnkronos) – “E’ opportuno ricordare, alla luce della sentenza della Corte di giustizia Ue sul trattamento dei rifiuti, che se il tal quale dal 2013 non viene più conferito nelle discariche di Roma e del Lazio, a cominciare da quella di Malagrotta, il merito va all’ordinanza prescrittiva Polverini del dicembre 2010 che rappresenta il primo atto di discontinuità rispetto al passato, nonché lo spartiacque che ha consentito di avviare quel percorso per l’intero trattamento dei rifiuti e culminato con la chiusura definitiva di Malagrotta”. E’ quanto dichiara in una nota Pietro Di Paolo, capogruppo del Nuovo Centrodestra della Regione Lazio.
“Resta il rammarico di non aver potuto proseguire – aggiunge – a causa di resistenze di varia natura, la strada intrapresa dalla giunta di centrodestra per arrivare alla chiusura del ciclo dei rifiuti e ad oggi bisogna prendere atto che Marino e Zingaretti non stiano brillando per iniziative in grado di risolvere in modo strutturale il problema. Un dato di fatto che si può evincere dalla stessa sentenza della Corte Ue laddove ribadisce come la semplice tritovagliatura o compressione dei rifiuti non può considerarsi una operazione trattamento: non è un caso se all’indomani dell’annuncio di Marino sull’affitto di un tritovagliatore aggiuntivo ho chiesto al sindaco come potesse giustificare l’ennesimo intervento palliativo non conforme alle prescrizioni Ue”.
“Naturalmente siamo ancora in attesa di una risposta. Non vorremmo che nel frattempo arrivassero altre condanne dall’Europa”, conclude.