Home Nazionale Ritarda il sistema sms israeliano che dovrebbe avvertire dell’arrivo dei razzi di Hamas

Ritarda il sistema sms israeliano che dovrebbe avvertire dell’arrivo dei razzi di Hamas

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Gerusalemme – Nonostante gli annunci fatti nel novembre del 2012 in occasione dell’Operazione Pilastro di Difesa e i 117 milioni di dollari spesi da allora, il sistema di messaggistica personale messo a punto dall’esercito israeliano per allertare i civili dell’arrivo dei razzi di Hamas, ancora non funziona. Il sistema, che a pieno regime opererà via sms anche durante altri tipi di emergenze, quali terremoti o gravi incidenti stradali, dovrebbe, in caso di attacco, attivarsi insieme alle sirene che risuonano nelle città israeliane.
Ieri, riporta Haaretz, l’esercito ha annunciato la partenza di una versione molto limitata del sistema. In questa fase, i militari, con un sms, informeranno una volta al giorno i cittadini di quanto tempo sarà loro necessario, in base alla loro posizione, per raggiungere un rifugio in caso di lancio di razzi da parte di Hamas nella loro area. Ad esempio, 40 secondi a Ashdod e 90 secondi a Tel Aviv. Al momento non sono state date spiegazioni sui ritardi, ma un portavoce dell’esercito ha assicurato che “molto presto” il sistema sarà pienamente funzionante.
Dove l’efficenza della macchina organizzativa e militare israeliana mostra il passo, i cittadini si organizzano da soli. E’ il caso degli israeliani con problemi di udito, che si trovano spiazzati e vulnerabili in caso di attacco, poiché non sono in grado di avvertire il suono delle sirene di allarme. Anche in questo caso, vengono sfruttati i sistemi di messaggistica e gli smartphone.
Il vuoto, riporta sempre Haaretz, è stato riempito dai cittadini che hanno formato dei ‘gruppi WhatsApp’ in base al luogo di residenza. In ciascun gruppo, composto da 50 persone, un volontario senza problemi di udito, informa attraverso l’app di messaggistica gli altri membri dell’arrivo dei razzi. A lanciare l’iniziativa, la cui idea nacque ai tempi dell’Operazione Pilastro di Difesa, è stata Shahar Dishbak, una 30enne non udente di Tel Aviv. In quell’occasione, spiega, l’impossibilità di percepire il suono delle sirene di allarme le provocò “attacchi di panico” che duravano giorni.