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Roberto Bechis nuovo presidente di Manageritalia Veneto

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Venezia, 26 set. (Labitalia) – “Portare il contributo dei manager alla crescita del territorio, essere il loro partner in una professione sempre più sfidante e valorizzare il ruolo dei dirigenti nell’economia e nella società”. Questi gli obiettivi che Roberto Bechis ha condiviso con il consiglio di Manageritalia Veneto, dopo la sua elezione. Bechis è stato eletto all’unanimità e succede al dimissionario Pietro Luigi Giacomon, che passerà ad altri incarichi a livello nazionale. Restano ad affiancarlo come vicepresidenti Roberto Brangian di Verona e Gianfranco Moro di Venezia.
Una nomina all’insegna della continuità, che impegnerà non poco il nuovo presidente, attualmente managing director di Meggle Italia, filiale italiana con sede a Verona della multinazionale alimentare tedesca. Bechis, dopo aver avviato e sviluppato la filiale italiana portandola in dieci anni a oltre 21 milioni di fatturato e 15 dipendenti, dovrà, insieme al Consiglio direttivo, continuare e rafforzare l’intensa attività che negli ultimi anni ha visto Manageritalia Veneto sempre più protagonista nella regione.
Roberto Bechis , 55 anni laurea in lettere e due master (gestione aziendale e in comunicazione) – è coniugato e vive e lavora a Verona. Negli anni ha operato in importati gruppi industriali, maturando esperienze sia nel settore del largo consumo che nei servizi (ha creato la startup di una delle prime agenzie del lavoro).
“Oltre a rappresentare e dare servizi – dice Bechis – sempre migliori agli oltre 2.100 manager (dirigenti, quadri e professional) iscritti, vogliamo ampliare e rafforzare le nostre azioni a favore del territorio. Negli ultimi anni, abbiamo collaborato in perfetta armonia con politica, istituzioni, economia e società e i risultati si vedono”.
“Basti pensare – spiega – che con Managerattivo, un programma sviluppato con Confcommercio e le Ascom locali per portare manager inoccupati al supporto di Pmi alla ricerca di nuove opportunità e decise a superare momentanei impasse, abbiamo avviato oltre 20 progetti e creato altrettante opportunità per manager e imprese”.
“Con il progetto ‘Vivi tre giorni da manager’, sviluppato con le Università di Verona, Padova e Ca’ Foscari Venezia, abbiamo portato in quattro anni – ricorda – quasi 100 laureandi in azienda a fiutare da vicino il mondo del lavoro e imparare dai dirigenti di importanti aziende del territorio il mestiere del manager e le logiche del lavoro in azienda. Con il progetto ‘Plinio’, invece, abbiamo supportato con un gruppo di manager volontari 8 giovani diplomati di Padova per lanciare una startup in forma di cooperativa per servizi sociali. E tanti altri sono i progetti già attivi o in fase di avvio”.
“Ma dobbiamo operare perché le tantissime e virtuose Pmi della regione – avverte – possano competere al meglio forti di una vera gestione e presenza manageriale e di una valorizzazione di tutti i collaboratori, fattore determinante per competere sui mercati nazionali e globali”.
“E qui c’è tanto da fare – precisa – perché in Veneto abbiamo 0,66 dirigenti ogni cento dipendenti (1% a livello nazionale) e anche a Verona, la provincia con più dirigenti in regione (2.104 su 8.131), il rapporto dirigenti dipendenti è allo 0,9%, molto inferiore a quello di Milano (2,5%) e di altri grandi città del Nord e Centro. Lo stesso rapporto è di 0,7% a Venezia, 0,65% a Padova, 0,61% a Treviso, 0,54% a Belluno, 0,51 a Venezia e 0,4% a Rovigo”.
“È da qui che dobbiamo ripartire per creare un ecosistema capace di attirare investimenti e innovazione e dargli l’indispensabile supporto in termini di gestione manageriale e valorizzazione delle persone per un lavoro più produttivo”, conclude.