Roma, 8 ott. (Adnkronos) – “In Italia nessuno sapeva quanto sia facile eludere i controlli nell’aeroporto di Fiumicino ma in Algeria, e in chissà quanti altri paesi, lo sanno benissimo e da tempo. Sono almeno nove mesi che sistematicamente cittadini extracomunitari scelgono lo scalo di Fiumicino per entrare illegalmente in Italia. Le lacune del sistema di sicurezza aeroportuale sono evidenti e non sono più ammissibili”. E’ quanto dichiara Flavio Tuzi, segretario generale dell’Anip, Associazione nazionale ispettori, periti tecnici, direttivi e dirigenti della Polizia di Stato.
Sono diverse, continua Tuzi, le tecniche usate dai viaggiatori, prevalentemente algerini, mentre la tratta preferita sarebbe quella che collega Roma e Istanbul, “con uno scalo tecnico di diverse ore, spesso notturne. I passeggeri nordafricani restano quindi nella zona transiti nota come ‘extra Schengen’, collocata nella parte finale dell’aeroporto”. Attesa la notte, “approfittando del buio e della carenza di vigilanza, queste persone accedono agevolmente alle piste attraverso le porte di emergenza che, nonostante abbiano un sistema di allarme sonoro, non permettono un immediato intervento alle poche unità della Polizia di Stato presenti”.
“Altro metodo utilizzato dai nordafricani – continua Tuzi – è quello di dileguarsi appena scesi dalla scaletta dell’aereo mimetizzandosi tra il personale aeroportuale. La media di algerini fuggiti da gennaio a settembre, è di quattro persone al giorno, per un totale in difetto, di circa 650-700 nordafricani. In questo contesto occorre anche evidenziare che nel giugno di quest’anno è stata eliminata la volante della Polizia dedicata al controllo del perimetro di tutto l’aeroporto. Il sistema attuale della videosorveglianza è, inoltre, vetusto e incompleto. Il dispositivo di sicurezza è quindi gravemente carente”, conclude.