– Sono Vittorio Proteo e suo figlio Luigi i commercialisti finiti agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta illustrata nel corso della conferenza stampa svoltasi al palazzo di Giustizia. A disporre i provvedimenti è stato il gip Maria Bonaventura che ha accolto le richieste della Procura della Repubblica. I due commercialisti secondo quanto è stato confermato nel corso della conferenza stampa sono titolari di un avviato studio e sarebbe stato loro contestato d’aver procurato false documentazioni poi usate da alcuni loro clienti.
Tra questi secondo quanto è stato confermato anche esponenti del clan ‘Fasciani’ di Ostia. Complessivamente l’inchiesta svolta dagli agenti della Guardia di finanza appartenenti al comando provinciale affidato al generale di brigata Ivano Maccani e al comandante del gruppo II affidato al comandante Teodoro Gallone, coinvolge 23 persone. (segue)