Home Nazionale Salute: disegnata mappa della celiachia, casi in aumento in Usa ed Europa

Salute: disegnata mappa della celiachia, casi in aumento in Usa ed Europa

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Roma, 17 lug. (AdnKronos Salute) – Storicamente la celiachia è sempre stata circoscritta nelle aree geografiche in cui i cereali contenenti glutine erano l’alimento base. Ora uno studio firmato da scienziati italiani e pubblicato sul ‘Journal of Pedriatic Gastroenterology and Nutrition’ fotografa, per la prima volta con accuratezza, un cambiamento geografico nei modelli di distribuzione della malattia. In Europa e Stati Uniti, aree che hanno da sempre registrato un’alta prevalenza di pazienti celiaci, i nuovi casi sono in aumento.
Infatti in questi due continenti studi epidemiologici internazionali hanno evidenziato, con le dovute differenze regionali, una frequenza media della malattia celiaca nella popolazione generale di circa l’1%: negli ultimi 25 anni l’incidenza è aumentata di 5 volte, soprattutto in età pediatrica.
“I dati epidemiologici a disposizione della comunità scientifica – precisa Alessio Fasano, direttore del Centro per la ricerca sulla celiachia dell’Università di Boston e componente del Dr. Schär Institute – tengono però conto solo del numero di pazienti celiaci diagnosticati clinicamente o rilevati tramite screening sierologici di un campione di popolazione ed escludono il cosiddetto ‘iceberg celiaco’ di pazienti non diagnosticati”.
“Per questo motivo – continua – sarebbe opportuno uno screening sempre più attento dei soggetti potenzialmente a rischio. Dovrebbero essere quindi sempre testati i parenti di primo grado di pazienti celiaci, i soggetti colpiti da altre malattie autoimmuni, le persone con sindrome dell’intestino irritabile o con una sintomatologia che potrebbe suggerire la presenza di celiachia”.
Le cose stanno cambiando anche in Medio Oriente e Nord Africa: la mappa mostra una sovrapposizione con i dati europei e americani. L’epidemiologia della celiachia è stata studiata, infatti, anche in paesi popolati da individui di origine europea e in cui si consuma molto frumento, come il Nord africa e il Medio Oriente. In queste zone, dove la celiachia è una malattia comune, si assiste a un’analogia con la realtà europea e americana. Tuttavia il tasso di diagnosi è estremamente basso a causa sia della scarsa disponibilità di servizi diagnostici che di una bassa consapevolezza della malattia.
L’epidemiologia dell’area Asia-Pacifico, invece, è ancora per lo più limitata e confinata nella cosiddetta “cintura celiaca”, l’area settentrionale dell’India. Qui la celiachia viene riconosciuta sia nella popolazione adulta che in quella pediatrica: 5-8 milioni è il numero di celiaci stimato da una task force indiana. Di questo grande bacino di popolazione potenzialmente celiaca solo una piccola percentuale è stata finora diagnosticata. La presenza della celiachia nell’area settentrionale dell’India può essere in parte spiegata con l’inizio della coltivazione di grano al posto del riso nel Nord del paese.