Roma Creare programmi di gestione delle mense aziendali e di educazione e formazione dei dipendenti alla corretta alimentazione, con la promozione di uno stile di vita sano che possa portare non solo a un miglioramento dello stato di salute, ma anche a un aumento della produttività aziendale. Un effetto basato sulla diminuzione dei costi legati alle assenze da lavoro per patologie direttamente o indirettamente connesse a stili di vita non salutari. E’ quanto emerso dal congresso organizzato dallo spin off della Sapienza Università di Roma (www.spinoff-sipro.it) nei giorni scorsi, in occasione delle Giornate romane di medicina del lavoro, in collaborazione con la Società italiana di medicina del lavoro e igiene industriale (Simlii).
Il congresso (che ha previsto 6 crediti Ecm), è stato preceduto da una giornata di formazione residenziale interattiva, durante la quale si sono trattati argomenti come primo soccorso, movimentazione manuale dei carichi, mobbing e burn out, e alcol e lavoro. Tra i docenti del congresso professori ordinari, associati, ricercatori e medici fra cui Francesco Tomei (Roma, Sapienza), Daniele Barbato Lettieri (Roma Tor Vergata), Manfredi Montalti, (Firenze), Barnaba Ponticiello e Angela Sancini (Roma, Sapienza), Paolo Boscolo (Chieti-Pescara). Gli argomenti andavano dal ruolo della restrizione calorica alle indicazioni alimentari nel contesto lavorativo, dal rapporto tra obesità, benessere e produttività al ruolo dell’alimentazione nella prevenzione dei tumori. Gli estratti delle relazioni presentate al congresso sono in corso di pubblicazione sulla rivista open access ‘Prevention and Research’ (www.preventionandresearch.com).