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Sanità: a Fatebenefratelli di Roma test rapido Hpv gratis, boom richieste

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Roma, 25 ott. (AdnKronos Salute) – Boom di richieste per il test molecolare rapido del Papilloma virus (Hpv test), offerto gratuitamente a 100 donne oggi al Fatebenefratelli- Isola Tiberina di Roma. Ma sono state più del triplo le romane che hanno chiesto di partecipare alla giornata di screening e informazione, organizzata dalla sezione di Diagnostica Molecolare dell’ospedale e incentrata sull’utilizzo dell’innovativo esame molecolare in grado di indicare, dopo appena un’ora, l’eventuale presenza di quei ceppi di Hpv che determinano un alto rischio di sviluppo di tumori del collo dell’utero.
Le 100 donne che si sono sottoposte allo screening di oggi dopo il prelievo, nell’attesa del risultato, hanno partecipato a iniziative di informazione e prevenzione.
“La richiesta – ha spiegato all’Adnkronos Salute Mauro Rongioletti, responsabile della sezione di Diagnostica molecolare del Fatebenefratelli – è stata altissima. Le telefonate sono arrivate fino a poche ore prima dei prelievi. E’ un segno che il bisogno e la voglia di informarsi è forte. E che la nostra iniziativa ha colto nel segno. Continueremo, da domani, ad offrire il test, ad un costo che equivale al ticket visto che la nuova metodologia non è ancora prevista da sistema sanitario regionale. Abbiamo però già cominciato la procedura per proporla in regime di Ssn”.
Il tipo di risposta che si ottiene con questo test è differente da quella del Pap-test. “L’esame tradizionale evidenzia – ha aggiunto Rongioletti – l’eventuale presenza di cellule alterate. Il nuovo test individua il virus responsabile dell’alterazione. Si tratta di esami che possono essere complementari”.
Il Fatebenefratelli- Isola Tiberina è al momento l’unica struttura nel Lazio in grado di offrire il test rapido. Lombardia (Centro Diagnostico Italiano) e Sardegna (Asl di Nuoro e di Ozieri-SS) sono le sole altre regioni che dispongono della tecnologia. “La nostra scommessa – ha aggiunto Fabrizio Papa, patologo del gruppo di diagnostica molecolare – è quella di riuscire a definire, a partire da questo test che ci indica immediatamente l’eventuale presenza del virus, un percorso ambulatoriale ‘su misura’ per la paziente, indicando quali sono, in caso di necessità, i passi diagnostici successivi, in modo mirato, senza spreco di tempo o di prestazioni “.
E visto che l’Hpv è un virus che può ‘fare danni’ non solo al collo dell’utero ma anche in altre sedi dell’organismo, “l’obiettivo finale è quello di collaborare, in équipe multidisciplinari come patologi, anche con altri specialisti (otorini, proctologi) per scovare il virus e fare prevenzione a 360 gradi”.