Home Nazionale Sanità: Cisl Sardegna, no a nuovi ticket regionali, più servizi e prevenzione

Sanità: Cisl Sardegna, no a nuovi ticket regionali, più servizi e prevenzione

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Cagliari, 22 ott. – (Adnkronos) – “Il Servizio sanitario è un bene comune e va difeso nel suo modello di servizio sul territorio. L’ipotesi di nuovi ticket regionale, per la Cisl sarda non può essere la risposta alle difficoltà di una sanità che sembra voler propendere verso un modello sociale statunitense, meno pubblico e sempre più oneroso per i cittadini. L’ipotesi di introdurre nuovi ticket sanitari rappresenta una soluzione affrettata, semplicistica e detestabile per una Sardegna che sconta ancora pesanti inefficienze, sprechi e spese improduttivi”. Lo afferma il segretario regionale della Cisl Sardegna, Ignazio Ganza, in merito alla ventilata ipotesi dell’introduzione di un nuovo ticket sanitario nella prossima manovra finanziaria della Regione sarda.
“Imboccare la china del prelievo al cittadino – dice Ganga – è il segno di un inizio di preoccupante indebolimento della sanità pubblica. Anche perché, fino a quando sia nel Paese sia nella nostra Regione si continuerà a non risolvere il problema dell’occupazione, della crescita e della ripresa produttiva, i costi continueranno ad essere caricati per lo più su lavoratori dipendenti e pensionati”. Per ottimizzare le risorse ed evitare il nuovi ticket, “occorre mettere al centro della riflessione politica la necessità di porre rimedio alle gestioni inadeguate avendo il coraggio di “mettere a dieta” i centri di spesa fuori controllo”.
La Cisl afferma poi che i sardi chiedono una sanità “diversa, meno precarizzata e poco esternalizzata, rigorosa e trasparente, capace di erogare servizi di qualità”. L’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, sul programma esiti 2014 (dati riferiti al 2013), “iscrive appena il 15% degli ospedali sardi fra quelli con prestazioni adeguate alle soglie di sicurezza dettate dal Ministero della Salute, collocando la Sardegna al quint’ultimo posto su scala nazionale. Infine – conclude Ganga – oltre che di spesa alla Cisl piacerebbe parlare con la Regione anche di prevenzione”.