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Sanità Lazio: Regione sigla accordo medici famiglia, studi aperti la domenica

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Roma, 15 ott. (AdnKronos Salute) – Dai percorsi di cura per i pazienti cronici a una gestione delle liste d’attesa che tenga conto delle priorità e delle emergenze fino agli studi medici aperti anche il sabato e la domenica e la prenotazione di esami dal proprio medico. Sono alcuni elementi dell’accordo siglato oggi dalla Regione Lazio con i medici di famiglia.
“Questo accordo con i medici di medicina generale è una bomba atomica, che però salva e salverà le vite. E’ una grandissima sfida e ringrazio i medici di medicina generale per questo”, ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, convinto che si tratti “di uno dei pilastri e delle innovazioni più importanti che la sanità del Lazio ha vissuto dal dopoguerra”. Nel merito sono sei le azioni su cui punta la Regione:
1) Percorsi di cura per i pazienti cronici. Fino a oggi, dopo la prescrizione del medico, questi pazienti dovevano muoversi da soli tra le diverse strutture. Da oggi il medico li seguirà – spiega la Regione – in ogni aspetto: dalle visite alle prescrizioni di farmaci e pacchetti di esami, fino alla scelta del presidio sanitario. Nel Lazio i pazienti cronici sono più di 400.000. Sarà il medico a prenotare direttamente le analisi utili e necessarie ai suoi pazienti. Un esempio: il pacchetto annuale delle prestazioni di base per i pazienti diabetici, che prevede una visita oculistica, un’eventuale visita neurologica, un’eventuale visita nefrologica e tre emoglobine glicate.
2) Nuova gestione delle liste d’attesa. Oggi nel Lazio si producono 90 milioni di ricette all’anno, la maggior parte di queste arrivano dai medici di medicina generale e non indicano alcuna classe di priorità ad esclusione del ‘Dottor Cup’. Dal primo dicembre anche i medici di medicina generale dovranno indicare nella ricetta che priorità ha la prescrizione: urgente, breve, differibile o senza priorità, secondo questo schema: Urgente, da eseguire nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 72 ore. Urgenza breve, da eseguire entro 10 giorni. Differibile, da eseguire entro 30 giorni per quanto riguarda le visite e 60 per le prestazioni ambulatoriali. Senza priorità, quando si tratta di una prestazione programmata per i pazienti cronici.
3) Tutte le ricette dei farmaci online. Il medico darà al paziente solo un promemoria con i dati ed il codice fiscale e poi la farmacia rilascerà i farmaci. La fase sperimentale durerà 30 giorni dal primo novembre nella Asl di Viterbo e nella Asl Roma D nel Comune di Fiumicino.
4) Riorganizzazione complessiva delle unità di cure primarie. Fino ad oggi – dice la Regione – c’era poca chiarezza nell’offerta dei servizi tra le Ucs, le Unità di Cure Primarie Semplici, cioè le reti da 3 a 10 studi medici collegati tra di loro, e le Ucp, le Unità di Cure Primarie Complesse, cioè gli studi associati con un minimo di 3 e un massimo di 8 medici. Da oggi in ogni Ucp ci sarà la carta dei servizi che ogni cittadini potrà consultare. E poi le Ucp saranno messe in collegamento costante con i Pronto soccorso e le Case della salute.

Le Unità di Cure Complesse saranno anche più riconoscibili: dal primo gennaio 2015 tutte queste strutture avranno un’insegna identificativa con il logo della rete sociosanitaria territoriale e dell’Asl di riferimento e altri dati come l’orario e i giorni di ricevimento e i nominativi dei medici.
5) Tutte le informazioni sul tuo medico con un click. A partire da gennaio 2015 le Unità di Cure Primarie a sede unica saranno georeferenziate e geolocalizzate online sul sito della Regione. Digitando il nome del suo medico ogni cittadino potrà ottenere tante informazioni: dall’indirizzo ai giorni e all’orario di lavoro sia dello studio che della Unità di Cure Primarie a cui fa riferimento.
6) Assistenza anche nei giorni festivi. Comincia la sperimentazione a dicembre con gli ambulatori distrettuali di Roma che resteranno aperti anche il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 19 e saranno a disposizione dei pazienti con i medici di medicina generale.