Roma, 28 lug. (AdnKronos Salute) – La “determinazione del premier Renzi di cambiare l’Italia sfidando qualsiasi ostruzionismo e’ ammirabile: non si capisce tuttavia perché il rottamatore per eccellenza, con buona pace delle recenti segnalazioni dell’Antitrust, sia determinato a togliere uno ad uno i sassi dai binari tranne quello che fa capo alla lobby dei farmacisti”. Lo afferma il presidente delle Federazione nazionale parafarmacie italiane, Davide Gullotta, chiedendo al presidente del Consiglio di ascoltare l’Antitrust che, nel ‘capitolo farmacie’ della recente relazione annuale, ha evidenziato la necessità di superare il sistema di contingentamento del numero di farmacie presenti sul territorio, con l’aumento dei punti vendita che deve anche portare a una maggior concorrenza, prevedendo anche la titolarità di più licenze per un solo soggetto.
“Lo sosteneva già Crispi nel 1888: così come era nelle corporazioni medievali, le sedi farmaceutiche ancora si ereditano – rileva – altro che concorso! Non vale quindi il merito, ma il ‘diritto per nascita’: votando Renzi pensavamo di abbattere una casta oramai anacronistica, ma a quanto pare le riforme epocali del premier non tengono per nulla in considerazione le ripetute violazioni dei principi di libertà nell’organizzazione del servizio farmaceutico segnalate anche recentemente dall’antitrust”.
Come Federazione, perciò, “ci attiveremo con ogni strumento giuridico a disposizione affinché il monito della massima autorità al riguardo venga prontamente tradotto in realtà a partire dalla prossima legge annuale per la concorrenza”, conclude.