Home Nazionale Sanita’: pediatri Fimp, da anni disinformazione su vaccini, ora basta

Sanita’: pediatri Fimp, da anni disinformazione su vaccini, ora basta

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Roma, 27 mar. (Adnkronos Salute) – “Da anni, e non solo in Italia, la disinformazione nel settore vaccinale è andata via via aumentando, diffusa specie attraverso i social network, alimentata anche in ambito sanitario da poca formazione se non da comportamenti poco deontologici verso i pazienti, sani e non sani, incrementata da scarsa attenzione delle nostre istituzioni verso questa marea montante. Ma ora tutti i soggetti coinvolti dalle Asl al ministero devono muoversi compatti per la difesa degli obiettivi raggiunti con la vaccinazione”. E’ quanto chiede, in una lettera al ministro della Salute Lorenzin, Giorgio Conforti referente per la rete vaccini e malattie infettive della Fimp la Federazione italiana medici pediatri. “Il progresso in termini di salute raggiunto con la vaccinazione è ora nuovamente messo in pericolo da accuse di un possibile nesso causale fra vaccino contro il morbillo e insorgenza di quadri autistici – continua Conforti – l’ipotesi di reato avanzata della Procura di Trani sulla base della denuncia dei genitori di due minori ai quali è stata diagnosticata una sindrome autistica è di ‘lesioni gravissime colpose’ e riguarda il codice penale. Tutto questo – precisa – nonostante tutta la scienza ufficiale e, pochi mesi fa, anche l’Oms ha escluso qualsiasi collegamento tra vaccino per il morbillo e autismo”. La vaccinazione antimorbillo ha consentito di evitare nel mondo negli ultimi 12 anni oltre 13 milioni di morti – ricorda l’esperto – in netta maggioranza bambini, grazie a circa 1 miliardo di dosi praticate, con una riduzione dei decessi del 78%. Ancora oggi muoiono 330 bambini ogni giorno cioè 14 ogni ora. “Abbiamo letto con soddisfazione il suo intervento – osserva Conforti rivolgendosi alla Lorenzin – che rinforza la verità scientifica sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini ma crediamo che occorra una presa di posizione precisa, centrata e a sostegno di tutta i soggetti che operano nel Ssn. Noi pediatri di famiglia – conclude – possiamo offrire la nostra professionalità, ma soprattutto restiamo vincolati all’obbligo professionale dovuto verso i nostri piccoli pazienti che è quello di tutelare la loro salute, prima di tutto e nonostante quanti minacciano la verità scientifica”.