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Sanità: primario Buzzi, no a tagli orizzontali e blocco turnover

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Milano, 24 dic. – (AdnKronos) – No al blocco del turn over per i grandi ospedali come per i piccoli e soprattutto no ai tagli orizzontali. “Se la Regione Lombardia per prima si lamenta di tagli lineari da parte del Governo centrale non può applicare lo stesso principio al settore sanitario regionale”.
Enrico Ferrazzi, primario della clinica ostetrica e ginecologica dell’ospedale pediatrico Buzzi di Milano, a margine della visita del segretario federale della Matteo Salvini, espone il suo punto di vista sul futuro della sanità in Lombardia, sottolineando che “le risorse, quelle che ci sono, devono essere convogliate agli ospedali più grandi e all’avanguardia, bisogna potenziare la rete dei punti nascita”.
Il Buzzi, ad esempio, “è un ospedale in crescita” che “non può permettersi lo stesso blocco del turnover degli ospedali più piccoli”. Il testo di partenza della riforma sanitaria in Lombardia approvato ieri in giunta per dare il via all’iter legislativo è “un testo interessante, con una forte ristrutturazione della rete dei punti nascita, ma va declinato area per area”. Quello che preme al primario è cercare di mantenere “la qualità delle strutture del territorio”. Oggi la gente sceglie questo, è disposta ad andare anche molto lontano da casa per partorire nella struttura migliore”.