Home Nazionale Sanità: Rughetti (Amref), in Africa le donne contro la strage delle mamme

Sanità: Rughetti (Amref), in Africa le donne contro la strage delle mamme

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Roma, 20 ott. (AdnKronos Salute) – La ‘strage delle mamme’ in Africa ha cifre angoscianti: 400 morti per parto al giorno. Con punte massime in Sud Sudan, Paese con la più alta mortalità materna al mondo, dove si contano 200 decessi ogni 100 mila nati. Contro questo dramma sono le donne a rappresentare la speranza, grazie alla formazione per sostenere e aiutare le altre donne: diventando ‘tutor’ nei villaggi o ostetriche. “Ogni ostetrica può assistere ogni anno 500 parti, garantendo sicurezza”, spiega all’Adnkronos Salute Roberta Rughetti, coordinatrice dell’area del programmi in Africa per L’Amref, l’organizzazione che lancia oggi la campagna di raccolta fondi ‘Mai più senza mamma’, con Sms o telefonata solidale al 45507 per donare 2 euro fino all”8 ottobre.
L’iniziativa punta a formare 200 ostetriche per aiutare 100 mila mamme. “Investire sulla popolazione locale è un punto fondamentale del nostro impegno – sottolinea Rughetti, di ritorno dal Sud Sudan – e anche il mezzo più efficace per ridurre la mortalità materno infantile”. Un grande aiuto, infatti, arriva “dalle operatrici sanitarie di comunità donne del villaggio che, con la formazione, diventano punto di riferimento, capaci prendersi cura di se stesse e degli altri. Indirizzando le donne, sensibilizzando quelle in gravidanza a fare almeno le 4 visite necessarie, incoraggiandole a usare i centri sanitari quando funzionano”, dice la responsabile Amref, evidenziando però che questi centri “in Paesi come Sud Sudan e Mozambico sono pochi e sprovvisti, nel 40% dei casi, di personale sanitario: in Sud Sudan ci sono 19 ostetriche su 6 milioni di abitanti”.
Eppure queste professioniste possono fare la differenza. “Ho conosciuto diverse ragazze – aggiunge Righetti – che hanno deciso di diventare ostetriche dopo esperienze familiari tragiche. Ricordo qualche anno fa, in Mozambico, l’incontro con Mwyaki, una giovane di 18 anni che aveva deciso di fare l’ostetrica dopo aver visto morire sorelle e amiche: era determinata a cambiare le cose, a evitare che accadesse ancora”. E infatti queste morte sono spesso prevenibili.
“La presenza di personale sanitario può cambiare il destino di molte donne e molti bambini”, sottolinea Rughetti che mostra il ‘Mama kit’ con cui Amref dota le ‘sue’ ostetriche. “Si tratta di una serie di strumenti semplici che consentono di affrontare un parto in emergenza con una certa sicurezza. Contiene sapone molto igienizzate, un telo, guanti, lamette, una copertina per avvolgere il bimbi, qualche farmaco d’emergenza e alcuni antibiotici. Ha un valore di 200 dollari, ma è estremamente utile in queste aree del mondo”, conclude.