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A Santa Firmina torna la Via Crucis

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A Santa Firmina torna la Via Crucis
Via Crucis

Santa Firmina torna protagonista dell’evento religioso e culturale per eccellenza della città di Arezzo quale appunto la solenne rievocazione della passione e morte di Gesù più comunemente denominata “Via Crucis”.

La manifestazione, che vede il patrocinio della Provincia e del Comune di Arezzo, si svolgerà il venerdì Santo ovvero il 18 Aprile p.v. a partire dalle ore 21.30 e sarà vissuta con straordinaria intensità da migliaia di fedeli in arrivo da tutta la provincia e da molte zone della Toscana.

Saranno tante le novità che accompagneranno la quattordicesima edizione della rievocazione religiosa: in primis l’ampliamento della nuova location scenografica posta ai piedi della collina di Cagialla in un area di oltre 5 chilometri, che da mesi è stata ambientata in maniera imponente per ospitare al meglio le migliaia di persone che affolleranno la nuova sede dell’evento e che si interseca meravigliosamente con la naturalezza del paesaggio.

L’uscita e lo snodarsi lungo le vie del paese al calare della sera sarà uno spettacolo impareggiabile, ed è lì che la Processione nel suo insieme esprimerà tutta la sua bellezza raggiungendo i più alti livelli espressivi.

La rappresentazione del processo di condanna, la processione, la lettura dei brani sacri ad ognuna delle stazioni individuate, saranno accompagnate dalla crocifissione di Gesù che per la prima volta sarà realizzata dal vivo. Dunque momenti di grande devozione amplificati da questo straordinario luogo, ambientato appositamente per l’occasione.

“La nostra Via Crucis – dice Gudini Domenica Presidente dell’Associazione “Don Franco” di Santa Firmina – vede coinvolta la popolazione del paese di S. Firmina e della città di Arezzo, con un notevole impegno organizzativo dovuto alla nuova location e ad un conseguente miglioramento della rappresentazione scenica che vede quest’anno anche la crocifissione dal vivo di Gesù. La sceneggiatura e gli impianti luce e audio dislocati nel percorso, la creazione dei costumi per gli oltre 200 figuranti impegnati, vuole rendere l’evento meritevole della massima considerazione nel nostro territorio. Da anni inoltre ospitiamo turisti che arrivano da tutte le parti della Toscana e non solo”.

“E’ stato come sempre un duro lavoro di ambientazione – conclude il Presidente Gudini – con grande impegno da parte di tanta gente con un paese intero letteralmente trasformato e riportato agli scenari di un tempo”.