Roma, 8 gen. (Labitalia) – Basta continuare a fare leggi di regolazione del mercato del lavoro. Meglio una "moratoria" durante la quale "affidare tutto alla contrattazione tra le parti sociali, l'unica sede nella quale in Italia si sono fatti accordi efficaci e innovativi". Lo dice a Labitalia Giulio Sapelli, ordinario di Storia Economica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli studi di Milano, commentando i dati diffusi dall'Istat che segnalano ancora un forte livello di disoccupazione, soprattutto giovanile, nel nostro Paese. "L'Italia in tutti questi anni – ricorda – ha creato una selva di leggi e leggine sul mercato del lavoro. E soprattutto la riforma Fornero è stata una vera catastrofe, aumentando le rigidità e di fatto favorendo la disoccupazione. L'unica cosa da fare -ribadisce Sapelli- è fare una moratoria delle leggi sul mercato del lavoro (non ovviamente delle leggi sul lavoro, come quelle sulla sicurezza), e affidare tutto alla contrattazione tra le parti sociali. E smetterla di affidare le relazioni industriali ad avvocati e magistrati". Sapelli cita ad esempio il contratto dei tessili, recentemente rinnovato con l'accordo di tutte le sigle sindacali: "E' tra i contratti più all'avanguardia nel mondo e questo perchè le parti, sedute a un tavolo comune, hanno discusso molto e cercato una soluzione che interessa ben 700.000 lavoratori. E questo mentre in Italia si parla solo dei 10.000 della Fiat".