(AdnKronos) – A spingere l’Autorità a discutere e ad approvare una nuova regolamentazione provvisoria essenzialmente tre esigenze: garantire una migliore e più efficace tutela dell’utenza in caso di sciopero del settore; adeguare la normativa rispetto alle nuove tecnologie e agli attuali assetti di organizzazione e di erogazione del servizio di trasporto aereo; semplificare il quadro normativo vigente, accorpando, in un testo unico, le delibere approvate dall’Autorità nel corso degli ultimi tredici anni.
Tra le modifiche introdotte anche l’aumento del termine di preavviso minimo delle proclamazioni di sciopero da 10 a 12 giorni e quello del preavviso massimo da 45 a 60 giorni. Passano poi da 5 a 7 i giorni per la revoca spontanea dello sciopero da parte delle sigle proclamanti e si impone, le aziende, l’obbligo di comunicare ai sindacati la data dell’informazione all’utenza sulle modalità dello sciopero. Innovata anche la parte relativa alle fasce minime di servizi che i sindacati devono garantire. A questo proposito infatti, è fatto obbligo alle aziende di adottare ” criteri di rotazione per garantire a tutti i lavoratori la possibilità di esercitare il diritto di sciopero” individuando, entro 5 giorni dalla data dello sciopero, oltre ai contingenti, “anche i nominativi del personale.
Restano fuori dal regolamento i servizi di ristorazione nelle cosiddette “aree sterili” degli aeroporti, quelle successive ai controlli di sicurezza fino all’imbarco, “qualora – dice il garante- siano presenti sistemi automatici, in grado di offrire un servizio alternativo ai viaggiatori”. Infine, “sempre nell’ottica di tutelare più efficacemente i diritti degli utenti”, sono state introdotte disposizioni in materia di sciopero cosiddetto “virtuale”, nel caso in cui le parti decidano di ricorrervi, anche con specifici accordi aziendali o decentrati.