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Scuola: Fioroni, evitare tagli e puntare sul merito

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Roma, 1 ott. (Adnkronos) – “La scuola italiana rappresenta una sfida decisiva”. È quanto afferma l’ex ministro dell’Istruzione, Beppe Fioroni, all’incontro dal titolo#lascuolabuona, aperto ai giornalisti e ai parlamentari, in corso al palazzo di Montecitorio a cui partecipano anche il deputato Simone Valiante, portavoce di AmiciDem, area popolare e riformatrice del Partito democratico, il direttore del settimanale Tempi, Luigi Amicone, la responsabile Scuola del Pd, Francesca Puglisi e il deputato Luciano Agostini.
Secondo l’ex ministro ”Sono necessari e urgenti, e quindi da attuare subito, una serie di interventi. Anzitutto tagliare il 3% dei fondi al Miur significa tagliare più di un miliardo di euro di cui almeno 500 milioni alla Scuola. Su un bilancio che per il 95,7% è completamente rappresentato da spese obbligatorie per il personale”.
“Tale taglio dimezzerebbe i fondi per quei settori in cui giustamente la riforma vuole investire, dalle scuole aperte al rapporto scuola-lavoro o alla lotta alla dispersione. Mi auguro che questo taglio alla Scuola venga evitato, perché vanificherebbe l’importanza dell’investimento annunciato nella nuova finanziaria di 900 milioni”. (segue)
(Adnkronos) – In secondo luogo, sottolinea Fioroni, ”Annullare il precariato con le 150 mila assunzioni è una scelta straordinaria. Per farlo occorre rimuovere il blocco posto nella precedente finanziaria al tetto di assunzioni a prescindere dal numero degli studenti iscritti e della istituzione dell’organico funzionale già prevista. E’ necessario prevedere una risposta ai circa 30 mila invisibili che per la Corte di giustizia europea, avendo superato i 3 anni, hanno diritto all’immissione in ruolo. Nella stessa definizione complessiva del fenomeno del precariato va ricordato il personale Ata che è tremendamente carente nella Scuola Italiana”.
”Infine il merito. Se si vuole mettere al centro la dignità della professione di insegnante si deve evitare che il combinato disposto del blocco dei rinnovi contrattuali e degli scatti di anzianità comporti che il miglioramento stipendiale per i docenti avvenga non prima della fine del 2018 e che riguardi solamente il 66% dei docenti che potranno ambire allo scatto di competenza. Per il rimanente 34% ci sarà il rischio di un peggioramento”.
“Per questo mi auguro che l’ottima introduzione del merito non sia solo autofinanziata ma goda di risorse aggiuntive e possa contare su una valutazione oggettiva realizzata da un nucleo di valutazione esterno. Altro pilastro per il merito è poter contare su risorse coerenti per l’aggiornamento professionale e la riqualificazione, che sono indispensabili per quei professionisti che devono trasmettere ai nostri figli oltre alle competenze -conclude Fioroni- anche un metodo di studio”.