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Scuola: uno studente su due interrompe gli studi dopo diploma

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Milano, 28 ott. – (AdnKronos) – Quasi uno studente su due (40,2%) non prosegue gli studi dopo il diploma per mancanza di risorse economiche e perché non ritiene che essere laureati aiuti realmente nella ricerca del lavoro. E’ quanto emerge dalla ricerca “Formazione tecnico-scientifica e lavoro: l’esperienza dei giovani”, condotta nel mese di settembre da Fondazione Sodalitas e Randstad Italia su un campione di 1460 studenti tra i 15 e i 29 anni.
I dati sono stati presentati oggi nell’ambito della quinta edizione di ScopriTalenti, la giornata nella quale i giovani distintisi durante i corsi Giovani&Impresa di Fondazione Sodalitas possono sostenere colloqui conoscitivi con un pool di aziende leader di mercato.
Dallo studio emerge che i giovani riconoscono alla scuola e all’università un ruolo informativo ma non di orientamento effettivo. Non solo: 9 giovani su 10 chiedono di intensificare le esperienze in azienda durante il percorso scolastico e ritengono sia ancora troppo forte il gap scuola-impresa.
(Adnkronos) – Più ottimismo, però, tra i giovani che hanno scelto percorsi di studio Stem, acronimo di Science, Technology, Engineering and Mathematics. Il 67,4% dei diplomati e il 49,9% dei laureati li ritiene infatti più spendibili a livello lavorativo rispetto agli altri percorsi.
Secondo i dati 2013-2014 dell’Osservatorio “Giovani e Lavoro” di Fondazione Istud, finalizzati a esplorare e confrontare gli orientamenti professionali dei giovani in 8 differenti Paesi (Brasile, Cina, Germania, India, Italia, Polonia, Gran Bretagna e Usa), uno studente italiano su due non vede alcuna prospettiva professionale nel proprio paese, non ritiene che investire nella propria formazione possa fare la differenza e considera preferibile, più dei propri colleghi stranieri, cercare lavoro all’estero (il 41,6% contro, per esempio, il 23,3% di Brasile, India e Cina).