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Senza piano d’emergenza il 24% dei Comuni italiani

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Roma Il libro o il film preferito, una torcia, la radio, il gatto, la play station, il peluche dell’infanzia. E poi naturalmente, biancheria, coperte, passaporto, la borsa. Sono alcune delle cose che gli italiani porterebbero via con sé se dovessero fuggire di casa in meno di due minuti, a causa di un evento improvviso come un terremoto. Li hanno fotografati e condivisi su Instagram e Twitter nell’ambito della campagna #divanodemergenza lanciata da Cittadinanzattiva e dedicata ai Piani Comunali di emergenza. In Italia, il 48% dei Comuni è situato in un’area ad elevata sismicità e l’82% in aree ad elevato rischio idrogeologico. L’emergenza è quindi, potenzialmente, all’ordine del giorno. A questo si aggiungono più di 1.000 impianti industriali a rischio di incidente rilevante, il 30% di superficie esposta a rischio incendi e 11 vulcani attivi o quiescenti. Da ottobre 2012 su tutto il territorio nazionale è obbligatorio per ogni Comune, come previsto dalla legge 100/2012, disporre di un Piano di Emergenza Comunale, ovvero uno strumento per gestire un’emergenza di protezione civile.Il Piano contiene la descrizione dei rischi presenti sul territorio e le azioni previste dal Comune nelle diverse emergenze: prima, durante e dopo. Tuttavia il 24% dei Comuni Italiani non ha ancora redatto il Piano Comunale.
Eppure, il Piano è esattamente quello che ci vuole per gestire le situazioni di emergenza, e va presentato e fatto conoscere a tutti. Se non c’è, va richiesto al Sindaco. Cittadinanzattiva ha prodotto l’elenco dei circa 2.000 comuni che non hanno ancora il Piano, che diffonderà nelle prossime settimane e, nello stesso tempo, sta preparando diffide per ciascuno di questi Comuni.
Ad oggi ha già avviato una istanza di accesso civico alla Regione Campania, unica Regione a non aver mai comunicato l’elenco nominativo dei Comuni che hanno pubblicato il Piano. Friuli Venezia Giulia, Molise, e Valle d’Aosta le uniche Regioni invece in cui tutti i Comuni hanno ottemperato all’obbligo, in Umbria manca una sola realtà. Cittadinanzattiva chiede che il 100% dei Comuni ne abbia uno e lo comunichi efficacemente alla popolazione e per farlo ha deciso di lanciare la campagna#divanodemergenza per informare i cittadini sui propri diritti in materia di sicurezza in caso di emergenza. Il contributo di ognuno sarà utile a diffondere il messaggio e a rendere i cittadini consapevoli dei propri diritti in materia di sicurezza. Perché la sicurezza di ciascuno è un bene per tutti.