Palermo, 26 set. – (Adnkronos) – Formazione professionale nel caos in Sicilia. Alcuni enti hanno deciso, infatti, di sospendere le attività e chiedere la cassa integrazione in deroga per i lavoratori. La decisione è arrivata al termine di un incontro tra i rappresentanti delle associazioni Forma Sicilia, Cenfop, Assoform, Asef e Anfop, che rappresentano la maggior parte degli istituti formativi nell’Isola.
Alla base del confronto i provvedimenti da assumere alla luce dei ritardi “ormai ingiustificabili”, con i quali la crisi del comparto ha assunto “i contorni della irreversibilità” con i lavoratori in attesa dello stipendio in alcuni casi anche da due anni. “Tutte le procedure e la tempistica prevista dagli avvisi, dai piani e dagli atti di programmazione e dallo stesso accordo siglato il 5 agosto scorso -spiegano gli enti di formazione- lasciano prefigurare una prassi dilatatoria con cui gli enti non potranno che assumere ulteriori obbligazioni”.
Da giorni l’esasperazione tra i lavoratori del comparto è alle stelle e alcuni operatori hanno minacciato il suicidio cospargendosi di benzina e tantando di darsi fuoco. Adesso gli enti gestori annunciano di essere pronti a procedere alla sospensione di tutto il personale in servizio ed annunciano di voler far ricorso agli istituti di sostegno al reddito, prevedendo la richiesta di cassa integrazione guardagni in deroga a rotazione “per consentire il completamento delle attività a valere del Piano giovani prima annualità”.