Home Nazionale Sicurezza: a Milano 12 imprenditori su 100 minacciati o intimiditi (3)

Sicurezza: a Milano 12 imprenditori su 100 minacciati o intimiditi (3)

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(AdnKronos) – (Adnkronos) – Per la corruzione-concussione non vi sono particolari problemi a Milano città (centro, aree semicentrali e sud città) ad eccezione del nord-est dove dall’indagine emerge qualche livello critico. Fuori dal capoluogo è soprattutto l’area sud a mostrare le maggiori criticità. Dall’analisi per codice di avviamento postale valori superiori al 50% del dato medio provinciale sono nel comune di Vaprio d’Adda. Gli altri due comuni che si distinguono per valori fortemente superiori al dato medio di riferimento sono Cormano e Castano Primo.
“Questo censimento sulla sicurezza nell’area milanese – afferma Luca Squeri, presidente della Commissione Politiche per la Sicurezza e la Legalità di Confcommercio – nasce nell’ambito di un più ampio disegno di Confcommercio finalizzato a costituire un osservatorio nazionale sulla criminalità nel quale far confluire dati, analisi e sentiment degli associati sui principali fenomeni criminali. L’iniziativa milanese, con il censimento anonimo, ha fatto da apripista a quella promossa da Confcommercio a livello nazionale con l’indagine Eurisko per la Giornata della legalità. Noi mettiamo questi dati a disposizione delle istituzioni e ad esse chiediamo di non lasciare solo chi denuncia, chi non ci sta. E non è d’altronde un caso che, per garantire un maggior contesto di sicurezza, gli imprenditori del nostro territorio milanese chiedano – il 71,9% – la certezza nell’applicazione delle pene”.
“Milano, territorio a forte vocazione economica, ha una dimensione metropolitana con una complessità che era importante monitorare. Per questo la ricerca – spiega Mario Peserico, vicepresidente di Confcommercio Milano con competenza su sicurezza, contraffazione, abusivismo – va oltre la città e prende in esame l’intero territorio provinciale milanese. Con questa ricerca è stato costruito un ‘indice di rischio’ a cui fare riferimento e che rendiamo disponibile a istituzioni e forze dell’ordine. Da parte nostra riteniamo vi sia la necessità di far emergere situazioni che faticano ad essere denunciate e che all’informazione vada affiancata la prevenzione come si sta ad esempio facendo con grande efficacia nell’accordo con il Comune sull’attività dell’Unità reati predatori”.