Roma, 7 ott. (Adnkronos) – “Siamo preoccupati per una eventuale integrazione del corpo Forestale nella Polizia di Stato. Non possiamo rischiare di perdere le professionalità che abbiamo acquisito negli anni”. Marco Moroni, segretario del Sapaf, sindacato autonomo della polizia ambientale forestale, commenta così all’Adnkronos l’ipotesi di riordino delle forze di polizia emersa dall’incontro di questa mattina tra Governo e sindacati.
“Il premier Renzi – prosegue Moroni – ha detto che l’attuale numero di forze dell’ordine è insostenibile e si è reso disponibile per un confronto sull’ipotesi di farci confluire nella Polizia. Il nostro timore è che si disperdano le nostre competenze facendo così un favore alle ecomafie ed ai criminali dell’agroalimentare. Ci sono cose per la quali il nostro corpo è insostuibile, come il contrasto agli incendi boschivi al traffico internazionale di rifiuti”.
“Al di là della collocazione che avremo – continua il segretario del Sapaf – quello che ci preme è soprattutto che non venga alterata o compromessa la spina dorsale della Forestale che è composta dalle stazioni dislocate sul territorio, dai nuclei provinciali e dai nuclei della Dia”. Se integrazione ci deve essere, conclude Moroni, “che almeno si mantenga l’unità operativa del corpo”.