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Sicurezza stradale: rapporto Aci – Istat, – 10% vittime da incidenti nel 2013

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Roma, 4 nov. (Adnkronos) – Diminuiscono gli incidenti stradali in Italia: nel 2013 ci sono state 368 vittime in meno, quasi il 10%, rispetto al 2012; dati positivi, in particolare, per i ciclisti (-14%) per i motociclisti (-14,5%). Secondo i dati, contenuti nell’ultimo rapporto Aci – Istat, nel 2013 ci sono stati 181.227 sinistri con lesioni a persone (-3,7% rispetto al 2012), che hanno causato 3.385 morti (-9,8%) e 257.421 feriti (-3,5%). Con 56,2 morti a causa di incidenti stradali, ogni milione di abitanti, l’Italia supera la media europea (51,4). Sono questi i dati comuicati da Aci, Automobile club italiano, e Istat.
Secondo i dati, migliora la sicurezza stradale nelle città: rispetto al 2012, nell’anno successivo, si è registrato un calo degli incidenti del 4,4%, con l’11,3% di decessi e il 4,2% di feriti i meno; sulle strade urbane si concentrano il 75% degli incidenti e il 42% dei morti. I comuni che presentano il più alto indice di mortalità sono Napoli (1,69 morti ogni 100 incidenti), Catania (1,57), Trieste (1,43) e Torino (1,31); la media dei grandi comuni è dello 0,71%.
Tra i conducenti, si legge ancora nel rapporto, le fasce di età più a rischio sono quelle dei giovani, in particolare tra 20 e 24 anni (219 vittime), e quella degli adulti tra 40 e 44 anni (215 vittime). Tra i pedoni diminuiscono le vittime del 4,7%, ma aumentano i feriti dell’1,6%. In ambito extraurbano, la distrazione si conferma la prima causa di incidente (20,4% dei casi), seguita dalla velocità troppo elevata (17,5%) e dal mancato rispetto delle distanze di sicurezza (13,1%). In città, invece, è l’inosservanza di semafori e regole di precedenza a causare il maggior numero di sinistri (19,1%), seguita dalla distrazione (15,6%) e dalla velocità elevata (9,5%).