Home Nazionale Simoncini (Regioni), superare cassa in deroga e dare protezione universale

Simoncini (Regioni), superare cassa in deroga e dare protezione universale

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Roma, 21 gen. (Labitalia) – "Superare la deroga verso un sistema di protezione universale che non faccia differenze tra lavoratori in relazione al numero di addetti della loro azienda. Garantire la copertura finanziaria recuperando lo scandalo sociale del 2013 e tale da coprire il fabbisogno complessivo per i prossimi anni fino alla riforma. Modifica sostanziale dei criteri previsti dalla bozza di decreto ministeriale evitando la pesante penalizzazione dei giovani e dei settori più deboli del mercato del lavoro e anche il rischio paradossale di restringere le protezioni nella cassa integrazione (dove invece dovremmo evitare licenziamenti di fronte a situazioni di crisi temporanea) aumentando invece la spesa e la platea nella mobilità in deroga". Così Gianfranco Simoncini, assessore alle Attività produttive, lavoro e formazione della Regione Toscana e coordinatore della materia lavoro per la Conferenza delle Regioni, parla con Labitalia entrando al Senato per l'audizione convocata dalla commissione Lavoro, nell'ambito dell'esame dello schema di decreto interministeriale in materia di ammortizzatori sociali in deroga.Sono "queste -spiega l'assessore- le tre richieste fondamentali che a nome delle Regioni avanzerò in commissione Lavoro al Senato questo pomeriggio". "E' inaccettabile -prosegue Simoncini- la situazione di tensione e ingiustizia sociale che è presente per il 2013 con centinaia di migliaia di lavoratori che aspettano da mesi (in Toscana da luglio) di riscuotere le indennità per i periodi di cassa integrazione in deroga che hanno dovuto subire, senza per altro sapere se e quando potranno riscuoterla".Sono 10 le regioni che hanno dovuto bloccare i pagamenti della cigd 2013 per esaurimento risorse (Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Toscana, Umbria), dice Simoncini, che aggiunge: "Il Veneto ha bloccato la mobilità, la Lombardia sta autorizzando ma ha stimato che gli mancheranno risorse e il fabbisogno è di un miliardo e 70 milioni di euro". Insomma, dice, "bisogna fare presto e sbloccare quei 330 milioni, peraltro insufficienti, destinati alla cig in deroga per il 2013". E anche nel "nel 2014 bisogna dare più certezze", spiega l'assessore. "Non può riproporsi l'attuale situazione nella quale chi prima arriva ha la copertura dell'ammortizzatore e chi arriva dopo no. E' una situazione indegna di un paese come l'Italia. Si devono dare criteri certi e diritti uguali per tutti, evitando da un lato la rincorsa alle richieste e dall'altro pesanti sperequazioni e ingiustizie di trattamenti dei lavoratori", rimarca Simoncini."Siamo molto preoccupati -avverte Simoncini- dal perdurare di questo stato di incertezza. Se non arrivano risposte positive, senza certezze su criteri e risorse, ma anche di procedure certe che non ci riducano a un ruolo di meri esecutori senza possibilità di dare risposte sociali, le Regioni sono pronte a restituire le competenze amministrative allo Stato", tuona Simoncini che conclude: "Per senso di responsabilità proponiamo quindi modifiche al decreto, su criteri, risorse e procedure".