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Siria: Obama ha informato leader Congresso prima inizio raid

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Washington, 23 set. (AdnKronos) – Barack Obama ha informato personalmente allo Speaker della Camera, John Boehner, e al leader della minoranza democratica, Nancy Pelosi, poche ore prima dell’avvio dei raid contro lo Stato Islamico in Siria. La decisione del presidente, da settimane discussa e da molti, specialmente sul fronte repubblicano, invocata al Congresso, arriva quando Camera e Senato hanno sospeso i lavori per permettere a deputati e senatori di fare campagna elettorale in vista delle elezioni del prossimo 4 novembre.
I raid non sono arrivati del tutto inaspettati, dal momento che molti membri del Congresso si aspettavano che la decisione di allargare l’operazione anti-Is al territorio siriano arrivasse dopo la sospensione dei lavori. Anche per togliere loro, soprattutto ai democratici con una base elettorale contraria al coinvolgimento in un altro conflitto, il problema di esprimere un voto su una questione controversa a poche settimane dal voto.
Anche il vice presidente, Joe Biden, ha contattato esponenti influenti del Congresso, come la democratica Dianne Feinstein, presidente della commissione intelligence del Senato, e il capogruppo repubblicano della commissione, Saxby Chambliss. Biden ha anche contatto il repubblicano Lindsey Graham, che da sempre attacca l’amministrazione Obama per non essere intervenuta prima in Siria, che ai giornalisti ha spiegato che il vice presidente gli ha detto che i bombardamenti saranno “intensi” e dureranno per un certo periodo.
Anche Chambliss ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime soddisfazione per la decisione del presidente di intervenire, ed apprezza in particolare il fatto che “i nostri alleati nella regione si siano fatti avanti dimostrando il loro impegno nella lotta contro lo Stato Islamico”. Il presidente della commissione Difesa della Camera, Buck McKeon, è stato avvisato dal ministro della Difesa Chuck Hagel, mentre il Consigliere per la Sicurezza Nazionale, Susan Rice ha parlato con il presidente della commissione Esteri della Camera, il repubblicano Ed Royce. Anche su questo fronte dai repubblicani è arrivato apprezzamento: “questo è un passo in quella che sarà una lunga lotta contro l’Is”, ha detto McKeon.
Prima dell’inizio della pausa elettorale, il Congresso ha approvato una misura per autorizzare Obama a addestrare ed armare ribelli siriani. Ma è stato deciso di rimandare a dopo le elezioni il voto della risoluzione con cui autorizzare ufficialmente Obama alle operazione contro l’Is. Secondo la Casa Bianca non c’è bisogno di un’autorizzazione specifica perché sarebbe valida quella esistente che concede al presidente degli Stati Uniti l’autorità di combattere al Qaeda. Ma sulla questione vi sono pareri diversi tra repubblicani e democratici.
Il coinvolgimento attivo dei cinque paesi arabi nella missione militare scattata la notte scorsa è destinato comunque a rassicurare chi aveva espresso dubbi e timori per una nuova azione a guida Usa in Medio Oriente regione senza il sostegno delle potenze regionali.