Milano, 30 set. (Adnkronos) – Non ha aspettato l’accensione di termosifoni e nemmeno quella dei caminetti, sono bastati una manciata di giornate senza pioggia né vento per tornare a farsi sentire: è lo smog, che da venerdì scorso si mantiene a concentrazioni ben superiori ai limiti ammessi per la tutela della salute umana. E’ quanto denuncia in una nota Legambiente della Lombardia.
In questi giorni dell’anno “non ci sono alibi, l’aria insalubre che stiamo respirando da giorni è il risultato delle emissioni di tubi di scappamento di auto e camion, e l’avvertimento è rivolto anche ai politici, che fino ad oggi avevano goduto di una lunga tregua grazie a due annate climatiche insolitamente piovose: la strada per il risanamento dell’aria padana è ancora lunghissima, e il fronte su cui occorre concentrare gli sforzi è proprio quello della mobilità e del traffico”.
“E’ ora di finirla con i politici che con la mano sinistra compilano lunghi elenchi di misure antismog e con la destra danno il via a megaprogetti autostradali che devastano il territorio e alimentano congestione e inquinamento”, dichiara in particolare Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia. La Lombardia, aggiunge “continua ad essere priva di un programma di governo della mobilità, visto che l’ultimo approvato risale al 1982, mentre i progetti di opere pubbliche vengono realizzati solo sulla spinta di clientele elettorali, di speculatori finanziari e lobby autostradali, senza nessuna visione di una riduzione progressiva del traffico sulle strade e nelle città di Lombardia. Di questo passo continueremo a respirare aria malsana ancora per molti decenni”.