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Ancora un sold out al Giardino per Margaret Mazzantini

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Ancora un sold out al Giardino per Margaret Mazzantini

Sette romanzi in vent’anni.
I primi sei hanno venduto oltre 5 milioni di copie e sono stati tradotti in 24 paesi da 35 editori.
Ha vinto Strega, Campiello e un’altra dozzina di prestigiosi premi.
Due sono diventati film si successo.
“La vita non è un fascio di speranze perdute, un puzzolente ricamo di mimose, la vita raglia e cavalca nel suo incessante splendore”.
Splendore, il suo settimo romanzo, è stato accolto con entusiasmo dal pubblico di affezionati lettori di Margaret Mazzantini.
Con altrettanto entusiasmo il pubblico del Giardino delle IDEE ha voluto, fin dal suo ingresso al Teatro Vasariano, tributare un lunghissimo e emozionato applauso a una scrittrice davvero molto amata.
Pubblico arrivato nell’occasione sin dal tardo pomeriggio e posti a sedere esauriti già dalle 20.15.

Una vera rockstar della letteratura.

Scrittrice nata, insomma?
Macché – ha esordito la Mazzantini rispondendo alla domanda di Barbara Bianconi – questo lavoro non lo volevo fare proprio. Anche perché avevo davanti agli occhi mio padre, Carlo Mazzantini, che per quarant’anni ha scritto ossessivamente lo stesso libro su un fatto doloroso della sua gioventù. Io piuttosto ho una grande manualità, sono cresciuta in campagna a Tivoli, orto e olive da raccogliere. Avessi aperto un negozio di panini, li avrei fatti squisiti, in effetti cucino benissimo per la famiglia ogni sera”.

Da madre di quattro figli, come vede i giovani d’oggi?

Margaret MazzantiniDi nuovo – ha affermato rispondendo al quesito di Luca Caneschi – guardo soprattutto gli adulti. L’imprinting d’una famiglia esiste. Mio padre e mia madre, una pittrice irlandese diversissima da lui, con un senso straordinario della luce e della vita, si sono amati molto. E io ho fortemente voluto una famiglia. Adoro anche la mamma di Sergio, lontanissima dalla mia, una mamma italiana umile ma di quelle potenti, donne di grande umanità. Per i miei figli spero, spero e ancora spero”.

Si è parlato poi molto di Splendore.

I protagonisti di Splendore si domandano se avranno mai la forza e il coraggio per essere loro stessi.

Un libro di ricerca interiore, intensa, sofferta” ha affermato Margaret Mazzantini.

Un libro di analisi attraverso cui la Mazzantini rende chiaro un concetto: ogni persona raggiunge il proprio splendore grazie alla diversità che lo contraddistingue.

Per quanto il percorso possa essere difficile, arduo e sofferto lo splendore sta proprio in ciò che si è.

Applausi, tantissimi, convinti.

Il pubblico del Giardino delle IDEE segue con attenzione il fluire delle parole.

Margaret Mazzantini legge, racconta, risponde.

Affabile, intensa in ogni sua affermazione crea un rapporto diretto con il pubblico.

Margaret MazzantiniOgni sua parola ha il potere di affabulare l’ascoltatore.

Riesce ad andare a fondo per mostrare sentimenti vivi e silenziosi, quelli che in fondo si conoscono ma non si mostrano del tutto.

La scrittura è quella di sempre: piena di immagini, lieve come acqua fresca.

Al termine dell’incontro consueta fila al desk libreria e sold out di autografi.
La giornata di Margaret Mazzantini al Giardino era iniziata al primo pomeriggio con la visita agli Affreschi di Piero della Francesca, e attraverso il consueto apprezzatissimo momento conviviale presso il Ristorante La Buca di San Francesco, si conclude degustando un buon vinsanto nella splendida cornice di Piazza Grande in una piacevole serata estiva aretina.