Home Nazionale Sos per il pane d’Altamura, a rischio estinzione i grani tradizionali

Sos per il pane d’Altamura, a rischio estinzione i grani tradizionali

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Roma Il tradizionale pane di Altamura, l’unico in Italia ad avere ottenuto il marchio Dop dall’Europa, è a rischio ‘estinzione’. A lanciare l’allarme è il Parco Nazionale dell’Alta Murgia che ha effettuato un censimento su 370 aziende che rappresentano il 95% di quelle che rientrano nel suo territorio, e il risultato è inquietante: di queste, solo il 2% conserva le sementi antiche e autoctone che hanno costituito l’elemento base per produrre il pane tradizionale. Il Simeto, l’Appulo, l’Arcangelo, il Duilio, e poi lo storico grano Senatore Cappelli, dalle alte spighe, quello che falciava il Duce nelle foto di propagande del Ventennio, ma anche il nascondiglio dei partigiani e dei fuggitivi in tempo di guerra. (FOTO)
Non solo pane, però, a essere a rischio sono anche il cece nero di Cassano delle Murge, la lenticchia gigante d’Altamura, verde e saporita; il cece rosso di Gravina di Puglia, la cicerchia dell’Alta Murgia. Semi e sapori che rischiano di sparire per sempre dai nostri campi e dalle nostre tavole, spazzati via dall’industrializzazione via via crescente dell’agricoltura, perché ‘’poco produttivi’’ per l’industria del cibo, perché fuori taglia per le macchine agricole, perché non uniformi, o soprattutto, perché poco graditi alle multinazionali delle sementi Ogm. L’Sos che arriva dal più grande parco rurale d’Italia, arriva con il lancio della seconda edizione del Festival della Ruralità organizzato dal Parco in collaborazione con Legambiente, che si apre oggi con la cerimonia di inaugurazione a Castel del Monte (Andria), presentando i primi risultati di questa ricerca il cui obiettivo è proprio quello di reperire, attraverso un censimento a tappeto nelle aziende agricole presenti sul territorio del Parco, varietà di specie vegetali autoctone antiche ancora presenti e coltivate ‘’in purezza’’ dagli agricoltori della zona.