Roma Due delle vittime della sparatoria di sabato al Museo ebraico di Bruxelles sono una coppia di turisti israeliani. Lo ha reso noto il portavoce del Ministero israeliano degli Affari esteri. Si tratta di una coppia di circa cinquant’anni residente a Tel Aviv, arrivata in Belgio per turismo.
La terza vittima è una volontaria del museo. L’impiegato addetto all’accoglienza rimasto ferito è gravissimo. Yvan Mayeur, sindaco della capitale belga, ha spiegato che è ricoverato in ospedale in condizioni “estremamente critiche”.
Intanto, l’uomo interrogato sabato dalla polizia belga come sospetto per l’attacco, viene ora considerato un testimone. La sua vettura era stata vista partire subito dopo la sparatoria. La polizia sta cercando un’altra persona che si sarebbe allontanata a piedi dal museo, non ancora identificata. Al vaglio ci sono i filmati delle numerose telecamere presenti in zona.
L’autore della sparatoria sarebbe un “uomo solo”, probabilmente “ben preparato”, ha detto il portavoce della Procura di Bruxelles nel corso di una conferenza stampa. La Procura, secondo quanto riportano i media belgi, ha lanciato un appello a tutti i possibili testimoni dell’attacco per identificarne l’autore.