Home Cronaca Spinge l’auto in burrone e si allontana, rintracciata dagli agenti nei boschi di Lignano

Spinge l’auto in burrone e si allontana, rintracciata dagli agenti nei boschi di Lignano

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Spinge l’auto in burrone e si allontana, rintracciata dagli agenti nei boschi di Lignano

Nella mattinata di ieri 27 aprile giungeva una segnalazione al 113 riguardante una vettura che era stata sospinta giù da un burrone da parte di una donna poi allontanatasi a piedi sulla via che da Gragnone conduce al Monte Lignano. Gli uomini della Volante, una  volta giunti sul luogo indicato,  riuscivano ad individuare una vettura Fiat Panda effettivamente incastrata sulla boscaglia dopo la caduta da un dirupo. Verificato che all’interno della stessa vettura non vi fosse nessuno. L’equipaggio percorreva la citata strada alla ricerca della donna segnalata.

Nel frattempo il personale della Sala Operativa si poneva in contatto con il marito e, ottenuto il numero di cellulare della moglie (F.G. di anni 50), tentava anche di reperire la posizione dell’utenza, tentativo che però falliva in quanto l’apparecchio era spento. Dalle prime notizie avute dal marito, coniugate con le testimonianze raccolte, appariva chiaro che la donna si trovava in uno stato di profondo disagio e disorientamento che impediva alla stessa di autodeterminarsi correttamente.

Venivano a quel punto informati i Comandi dei Vigili del Fuoco e delle altre Forze dell’Ordine per una sinergica azione di ricerca della signora dispersa. I poliziotti della Volante continuavano comunque, in attesa dei rinforzi, le ricerche. All’arrivo sul posto del marito, anche quest’ultimo collaborava con gli agenti nel tentativo di ritrovare la moglie. Dopo aver perlustrato sentieri e zone boschive, gli operatori raccoglievano notizie presso i residenti della zona e sollecitavano passanti, automobilisti e persino ciclisti a chiamare il 113 in caso di rintraccio della  donna a piedi lungo la strada o comunque nella boscaglia. Intanto venivano allertati il gruppo elicotteri dei Vigili del Fuoco e le unità cinofile specializzate nella ricerca di persone disperse.

Ma i poliziotti della Volante non demordevano e perseveravano nell’attività di ricerca. Il marito riusciva finalmente a contattare con il telefonino la moglie che diceva di non voler parlare con nessuno eccetto lui stesso. Il tracciamento immediatamente riavviato dalla Sala Operativa indicava la posizione del cellulare della signora in quella zona, segno che la stessa non si era allontanata troppo. Le incessanti operazioni di ricerca premiavano gli uomini della Volante che, di lì a poco, in un punto ove la boscaglia era più fitta, rintracciavano la dispersa in stato di forte agitazione. I medesimi dovevano molto faticare per riportare alla calma la donna che, infine, si convinceva ad accettare l’aiuto degli agenti. Intervenuta una autoambulanza, venivano portati i primi soccorsi alla donna che rifiutava poi il ricovero essendosi tranquillizzata e stabilizzata. Unitamente al marito, la stessa faceva ritorno a casa. L’auto veniva recuperata e restituita ai proprietari. La pervicacia e lo spirito di sacrificio hanno ricompensato gli Agenti con il felice epilogo della vicenda.