Roma, 25 nov. (AdnKronos) – Detenuti per stalking o maltrattamenti in famiglia. Sono 589 in totale le persone recluse nei 205 istituti penitenziari italiani con il reato di atti persecutori (articolo 612 bis del Codice penale). Di queste, 578 sono uomini e 11 donne. I dati, aggiornati a ieri e analizzati dall’Adnkronos, sono dell’ufficio statistico del Dap. Nelle 19 regioni, i grafici evidenziano che a detenere il ‘primato’ dei detenuti per questo tipo di reati è la Lombardia, con 107 reclusi.
Segue il Lazio, con 66, e in terza posizione si piazza la Sicilia (60). Nella speciale graduatoria, la Campania è quarta, con 59 detenuti; seguono Puglia (43), Piemonte (41), Toscana (39), Emilia Romagna (35), Veneto (26) e Liguria (23). Qualche gradino più giù ci sono Calabria (19), Abruzzo (12), Sardegna e Friuli Venezia Giulia, entrambe con 11 detenuti, Trentino Alto Adige (7), Marche (6), Umbria (5). Chiudono Basilicata e Valle D’Aosta, entrambe con 4 detenuti.
In totale gli italiani sono 439, di cui 159 con condanna definitiva; sono invece 38 gli stranieri di Stati membri dell’Unione Europea, e 112 i detenuti stranieri di Stati extra Ue. Ma non solo. Analizzando ancora i dati si vede che, dei 244 condannati, 3 casi riguardano fasce di pena da 20 anni in poi; 24 scontano condanne da 5 a 10 anni, 6 da 10 a 20 anni, 83 hanno condanne a 0 a 1 mese; 37 da 1 a 18 mesi; 23 scontano pene da 18 mesi a 2 anni, 35 da 2 a 3 anni e 33 da 3 a 5 anni.