Home Nazionale Statue in oro, nomi ai mesi e palazzi giganteschi: quando dittatore fa rima con stravaganza

Statue in oro, nomi ai mesi e palazzi giganteschi: quando dittatore fa rima con stravaganza

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Roma, 3 dic. (AdnKronos) – Nessuno nel ‘regno eremita’ porti il nome del leader nordcoreano Kim Jon-un. La direttiva era stata formalizzata nel gennaio del 2011 da Kim Jong-il in vista della nomina del figlio a suo successore e rappresenta una delle ultime bizzarrie che possono essere inserite nella lista delle stravaganze dei dittatori del ventunesimo secolo.
A detenere lo scettro, in questo campo, il dittatore del Turkmenistan, Saparmurat Niyazov, morto qualche anno fa: si autoproclamò premier e presidente in un colpo solo, si diede il nome di ‘Turkmenbashi (Padre dei Turkmeni), fece costruire statue d’oro che lo ritraevano e ruotavano seguendo il sole. Ordinò la costruzione di un palazzo del ghiaccio fuori dalla capitale, in pieno deserto, vietò i baffi e i capelli lunghi, i denti d’oro, gli abiti di foggia occidentale, il circo, il balletto, la musica lirica e, naturalmente, la libertà di parola e di stampa. Fece cambiare il nome della parola ‘pane’ con quello della madre, il nome di ‘Gennaio’ con il suo e quello di ‘democrazia’ con quello di fucilazione e impose ai medici di non giurare più su Ippocrate, ma sul presidente.
Qualche anno fa il ‘Time’ stilò invece una classifica dei 10 dittatori passati alla storia per le loro spese folli, da Stalin a Ceausescu, da Marcos a Saddam Hussein. Al primo posto si trovava il già citato Kim Jong-Il: grande consumatore di cognac, i suoi acquisti in alcolici erano stimati intorno ai 700mila dollari l’anno, mentre il suo patrimonio ammontava a 17 palazzi e centinaia di auto. Durante una visita di Stato in Russia, inoltre, ordinò di rifornire quotidianamente di aragoste vive il suo treno privato.
Nella lista anche Saddam Hussein, presidente dell’Iraq, 1979 – 2003: il suo palazzo, con tanto di bagni placcati d’oro, fu costruito facendo stampare su ogni mattone il proprio nome, alla maniera di Nabucodonosor, l’antico re di Babilonia. E al figlio Uday, oltre che 1.200 auto, regalò anche uno zoo privato con tanto di scimmie e leoni.
Tra le altre stravaganze, possono essere menzionate quelle di Mao Tse Tung, che non si lavava i denti, ma si limitava a risciacquarli con il tè verde, e quella di Adolf Hitler, che secondo alcune trascrizioni risalenti al 194, era vegetariano.