Home Nazionale Svizzera, Burkhalter: "Situazione difficile" La Ue congela i negoziati sull’elett

Svizzera, Burkhalter: "Situazione difficile" La Ue congela i negoziati sull’elett

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Berna, 11 feb. (Adnkronos) – "Non è la fine del mondo, anche se la situazione è oggettivamente difficile". Così si è espresso oggi il presidente svizzero e ministro degli Esteri, Didier Burkhalter, al termine di un incontro con la commissione di politica estera del Consiglio Nazionale, la camera bassa del parlamento elvetico, durante il quale si è parlato delle conseguenze della vittoria del "sì" al referendum che impone un tetto all'immigrazione. L'incontro è servito a passare in rassegna le nostre relazioni con l'Unione europea e discutere delle possibili conseguenze del voto sulla base di alcuni scenari futuri, ha spiegato Burkhalter. Frattanto, ha sottolineato, sono in corso contatti informali a livello diplomatico per spiegare l'esito della consultazione ai nostri partner europei (lo stesso Burkhalter volerà a Berlino nei prossimi giorni n.d.r). Tali contatti ci consentiranno di definire meglio se esistono margini di manovra per negoziati futuri, ha affermato il ministro, e quindi di affinare meglio la nostra strategia.La discussione ha permesso di enucleare tre punti principali di azione. "In primo luogo – ha dichiarato Burkhalter – si tratta di elaborare una legislazione di applicazione dell'iniziativa, valida subito, cui dovrà occuparsi il Dipartimento federale di giustizia e polizia. Per farlo abbiamo tempo tre anni, ha spiegato Burkhalter.Il secondo aspetto affrontato in commissione riguarda il mantenimento o meno della libera circolazione con l'Ue, anche in vista del voto sull'estensione di questo accordo alla Croazia. Sono state esaminate le possibili conseguenze di una disdetta da parte dell'Ue – ma anche elvetica – di questo accordo, ha dichiarato il presidente della Confederazione, con tutto ciò che ciò comporterà in settori quali le assicurazioni sociali o il riconoscimento dei diplomi. Non va dimenticata, ha aggiunto, la clausola ghigliottina che lega tutti gli accordi bilaterali.Le relazioni tra la Svizzera e l'Ue sono stati il terzo argomento di riflessione. Didier Burkhalter – facendo anche riferimento alle reazioni alquanto stizzite di molti ministri europei – non ha nascosto che la Svizzera si trova davanti a una grande sfida, come dimostrano i primi collegamenti fatti da Bruxelles tra il voto di domenica e alcuni negoziati in corso, come quello sulle questioni istituzionali o la ricerca.Intanto sono stati congelati i negoziati tecnici fra Ue e Svizzera sull'accordo sul mercato elettrico. Una portavoce della Commissione europea ha spiegato che "non sono previsti negoziati tecnici sull'accordo sull'elettricità", perché "sono necessari nuovi esami alla luce della nuova situazione", nata dall'esito del referendum per introdurre delle quote ai lavoratori stranieri in Svizzera.Dall'Italia commenta il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini: ''Rispetto ai lavoratori transfrontalieri mi fa piacere che alcune autorità elvetiche abbiano già sottolineato l'urgenza di risolvere questo problema, per cui il governo svizzero sta attentamente valutando il caso sotto tutti gli aspetti e noi seguiremo gli sviluppi con interesse proprio per evitare che questa decisione possa determinare effetti negativi per i tanti lavoratori italiani che ogni giorno si recano in Svizzera per lavorare''. ''Anche l'Ue -sottolinea Giovannini- ha messo un altolà alla Svizzera dopo questa decisione. La cancelliera Merkel ha detto che non si può integrare la Svizzera nei flussi economici, che sono frutto di un accordo con l'Unione europea, con questo tipo di blocchi''.