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Tanti (FI): “Profilattici al Convitto Nazionale, sbarca su Facebook la protesta dei genitori”

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Tanti (FI): “Profilattici al Convitto Nazionale, sbarca su Facebook la protesta dei genitori”
Lucia Tanti

Profilattici a scuola, non per una lezione di educazione sessuale ma solo per fare una bravata e mettere in imbarazzo i ragazzi più piccoli. Succede al Convitto Nazionale di Arezzo – scuola elementare e media-  e a denunciarlo sono alcuni genitori in un post su facebook.

“I genitori degli alunni delle elementari mi hanno quindi contattata contatto in posta privata, precisando di aver segnalato, inutilmente, la questione alla scuola, per poi lanciare la protesta sui social network Una protesta seria che rende noto un disagio  che va avanti da tempo”.

Così Lucia Tanti, vicepresidente provinciale di Forza Italia Arezzo e responsabile regionale del dipartimento “Istruzione, Università, Ricerca” del partito.

“Questa vicenda si somma ad altre e tutte ci dicono che ci sono davvero ormai troppe cose che  proprio non  vanno. Prima i bollettini per incassare le rette spedite direttamente dalla banca ai ragazzi minorenni,  adesso i profilattici usati come ‘palloncini’:  non so cosa deve succedere di più perché il Consiglio di Amministrazione, espressione del Comune e della Provincia di Arezzo oltre che del Ministero, metta fina ad una situazione ormai quasi fuori controllo e si assuma le proprie responsabilità. Un Cda di cui io ho ampia e personale prova che si muove spesso a tutela della dirigenza e non delle famiglie visto che dinnanzi ad una mia educata richiesta ebbero a rispondermi con una letterina vagamente minacciosa dai contenuti, come vedremo a tempo debito, del tutto infondati.

Se a questi fatti aggiungiamo le diverse questioni giudiziarie che investono la dirigenza e che da tempo paiono ingolfare la Procura di Arezzo, credo che si possa parlare di un Istituto, un tempo glorioso, ma che oggi davvero lascia senza parole. A me pare che la misura sia colma. Capisco che assumersi le responsabilità non vada di moda, ma c’è un punto oltre il quale non si può andare, e a mio avviso siamo ben oltre”, conclude Tanti.