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Tappeti di Pietra: La figura femminile nell’arte del mosaico

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Tappeti di Pietra: La figura femminile nell’arte del mosaico
Marzia Dottarelli

Palazzo Casali ospita fino al 28 settembre una originale mostra personale dell’artista marzia Dottarelli incentrata sul mosaico.

Le opere di Marzia Dottarelli, artista cortonese nota  a livello nazionale,  costituiscono un tributo all’arte pittorica espressa in oltre tremila anni della città  di Cortona e, nello specifico, ad una tecnica significativa ben attestata con l’avvento del dominio di Roma.

Fin dal primo secolo a.C., infatti, molti “tappeti di pietra” abbelliscono edifici pubblici cittadini, quali le Terme di Piazza Tommasi, le dimore private, come quella in Vicolo della Fogna, o le grandi ville residenziali, come quella che dominava l’attuale centro di Ossaia.

Qui in particolare si  sperimentano, nel corso di oltre 5 secoli, mosaici ora geometrici ora  figurativi che risentono delle mode e tendenze  provenienti da un  impero sconfinato, disteso dalla  Lusitania (attuale Portogallo) alla Mesopotamia.

E, ancora, il mosaico con orante proveniente dalla distrutta chiesa di S. Andrea, ora esposto al Maec, ci informa delle successive esperienze di matrice bizantina che trovano esempi inimitabili nella città di Ravenna.

Infine “l’arte delle tessere” viene nuovamente recuperata a Cortona dalla via Crucis  di Gino Severini, filtrata e rielaborata dalla corrente del Futurismo.

Marzia Dottarelli interseca il mosaico e la pittura adottando la tecnica del primo e selezionando, dall’altra, capolavori assoluti dei principali artisti che hanno operato nel nostro centro, come Beato Angelico, Luca Signorelli, Pietro Berrettini, Gino Severini, concentrandosi sulla figura femminile, nei suoi aspetti più profondi.

Ed ecco  comparire  tra  le tessere la sacralità della  Ancilla Domini  nelle   Annunciazioni di Beato Angelico e Pietro Berrettini, la devozione femminile nell’orante di S. Andrea, la tenerezza e la  dolcezza nella maternità di Gino Severini: valori ancestrali che da sempre hanno costituito il fondamento profondo della Società di ogni latitudine o tempo.

La padronanza di tale tecnica ci avvicina al mondo antico, dove non si  prestano particolari distingui fra artigianato ed arte e, al contempo costituisce uno stimolo per il recupero, a livello locale, di tante produzioni troppo spesso ricondotte ad “arti minori”, ma che potrebbero rifiorire costituendo occasioni di lavoro per i giovani.

Ingresso libero